VARESE
- Maura Lari, moglie di Franco Baresi, è stata arrestata
nell’ambito di un’indagine della Polizia Stradale di Varese su
una grossa organizzazione che ricettava auto di lusso prese in
leasing da alcune società e poi rivendute all’estero con
documenti contraffatti. L’organizzazione si sarebbe poi resa responsabile
di una serie di truffe messe a segno attraverso la costituzione
di false società di finanziamento (le stesse che gestivano
le auto), fra cui una banca privata, che sarebbe servita a reinvestire
i proventi dell’attività illecita.
L’accusa per la moglie dell’ex capitano del Milan, ora allenatore
della Primavera rossonera, è di associazione per delinquere
finalizzata alla truffa. La difesa sostiene che la donna, ora
in carcere a Monza, sia «assolutamente estranea» ai
fatti che le vengono contestati e chiederà la revoca della
custodia cautelare. Con Maura Lari sono state arrestate altre
12 persone, mentre 20 risultano indagate a piede libero.
La moglie dello storico capitano del Milan è entrata nella
parte dell’inchiesta che riguarda un giro di false fidejussioni,
conti correnti bancari aperti da prestanome, false buste paga
per ottenere dei finanziamenti, riconducibili alle persone del
giro delle auto riciclate, che avrebbero truffato molti ignari
clienti per oltre due milioni di euro solo nell’ultimo anno. Secondo
l’accusa, Maura Lari potrebbe aver aiutato l’organizzazione ad
introdursi nel mondo dei vip per attirare possibili, facoltose
vittime delle truffe. Ipotesi che il suo legale di Lecco, Roberto
Tropenscovino, respinge nel modo più deciso. «È
evidente - spiega - che hanno lanciato la classica rete tirando
su anche chi non c’entra. La signora Lari è stata arrestata
semplicemente perché conosce alcune delle persone arrestate,
e questo è il prezzo che si paga ad essere la moglie di
un personaggio famoso». La difesa ne chiederà la
scarcerazione.