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Notizie brevi 03/03/2005

Cartelloni pubblicitari, un microchip contro gli abusivi

da "www.kataweb.it"

Cartelloni pubblicitari, un microchip contro gli abusivi

Sarà un microchip a fare la guerra in tempo reale ai cartelloni pubblicitari abusivi, sulle strade provinciali. Oggi ogni 10 cartelli solo cinque sono in regola, con il nuovo sistema, la Provincia intende assicurare la regolarità di otto spazi pubblicitari su 10. L’amministrazione provinciale di Venezia, battendo al fotofinish la Provincia di Milano, sarà la prima in Italia, ad adottare «Itinera Rfid», il sistema di tracciabilità elettronica della cartellonistica pubblicitaria. L’annuncio è stato dato ieri mattina dagli uffici di via Hermada, dall’assessore provinciale alla Viabilità, Paolo Gatto.

Con lui c’erano anche Pierluigi Catani e Amedeo Magnotta della Magnosys di Rimini, l’azienda che fornirà il sistema, che è stato usato anche per la catalogazione dei libri della biblioteca vaticana. Con un impegno di spesa di 30 mila euro la Provincia combatterà i cartelloni abusivi su 850 km di strade provinciali, parte di queste particolarmente appetibili, per la pubblicità, perché su arterie viarie molto frequentate, come quelle, che portano alle località balneari d’estate affollatissime di turisti. L’anno scorso, l’amministrazione provinciale, ha incassato 215.000 euro di tasse, per i cartelloni pubblicitari. Col nuovo sistema di controllo, la cifra dovrebbe aumentare di molto con l’aumento delle regolarizzazioni e con l’incasso delle multe, che dovranno pagare gli abusivi. A partire dai prossimi giorni, su tutti i cartelloni, soggetti al rinnovo di autorizzazione o a nuove concessioni, saranno attaccati dei microchip stampati, adesivi e resistenti alle intemperie. Le microunità di memoria hanno anche una piccola antenna, che sollecitate da dei computer palmari, che funzionano con internet mobile (sistema Gprs) manda un codice.

Due addetti provinciali, che avranno un mini computer a testa, percorreranno le strade provinciali. Ogni volta, che passeranno vicino ad un cartellone autorizzato, ad un minimo di 10 metri di distanza, anche con l’auto in movimento, sul video del palmare compariranno tutte le informazioni autorizzative del cartello. Infatti, il microcomputer appena ricevuto il codice del cartello, richiamerà attraverso internet i dati dal server centrale della Provincia. Così, l’addetto potrà verificare, se la struttura pubblicitaria rispetta le dimensioni e le distanze dalla strada, previste dall’autorizzazione, in caso contrario, partiranno le sanzioni. Quando il palmare incontrerà un cartello abusivo, non riceverà nessuna informazione e allora lo inserirà in una tabella «nera» con l’identificazione precisa dei dati del sito. «A quel punto potremo procedere all’abbattimento immediato del cartello - sostiene l’assessore provinciale alla Viabilità - evitando le lunghe procedure burocratiche, a cui eravamo sottoposti prima».

Infatti, prima del microchip, un addetto doveva fotografare la struttura pubblicitaria fare una relazione, per attivare gli uffici, nel frattempo i privati spesso finivano, per attivare dei contenziosi, che duravano anche più di un anno. Il nuovo sistema informatico, invece, in base al regolamento provinciale e al codice della strada, permetterà una volta constato l’abuso, di partire subito con l’abbattimento del cartellone. Nei primi due mesi dell’anno in corso, la Provincia ha ricevuto 107 richieste relative a cartelloni pubblicitari, di cui 46 nuove e 61 per rinnovi.

Nel 2004, invece, le domande sono state 305, di cui 237 sono state autorizzate, mentre 68 rientrano tra le pratiche trasferite ad altri enti, archiviate e chiuse con un diniego. Nel 2003, le richieste sono state 235, di cui sono state 175 autorizzate, mentre sono 60 quelle girate ad altre istituzioni, archiviate o bocciate. «La lotta ai cartelli abusivi - afferma l’assessore Gatto - è fondamentale anche per la sicurezza. Infatti, molte strutture pubblicitarie fuorilegge rendono difficilmente leggibile la segnaletica stradale verticale ed orizzontale. In altri casi, i cartelloni creano una sorta di inquinamento paesaggistico, è anche questo è aspetto degli abusi pubblicitari, che vogliamo contrastare».


(Michele Bugliari)

 


Giovedì, 03 Marzo 2005
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