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Editoriali 26/10/2004

IL LUNARDI CHE CI PIACE.

Il Ministro delle Infrastrutture durissimo contro i pirati della strada fa proprie le proposte dell’Asaps di revoca della patente (che secondo noi dovrebbe essere prevista anche per i recidivi alla guida in stato di ebbrezza). Lunardi chiama in causa anche i costruttori di auto (troppo veloci). Ce n’é anche per il sistema strada che deve aiutare chi sbaglia nella guida. Poi bussa a denari e chiede fondi per la sicurezza.
IL LUNARDI CHE CI PIACE.
Il Ministro delle Infrastrutture durissimo contro i pirati della strada fa proprie le proposte dell’Asaps di revoca della patente (che secondo noi dovrebbe essere prevista anche per i recidivi alla guida in stato di ebbrezza). Lunardi chiama in causa anche i costruttori di auto (troppo veloci). Ce n’é anche per il sistema strada che deve aiutare chi sbaglia nella guida. Poi bussa a denari e chiede fondi per la sicurezza.

"Ci vogliono leggi severissime contro chi infrange la legge. I pirati della strada e’ gente a cui bisogna togliere la patente a vita, e vanno quindi puniti in modo severo". E’ questo il duro monito che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, ha lanciato alla prima giornata della conferenza Ue dei ministri dei Trasporti a Verona.

"Perchè -ha spiegato Lunardi- quando ammazzano la gente commettono omicidi e suicidi. Non c’e’ niente da fare, ricordiamoci -ha detto ancora il ministro- se uno ha ammazzato con l’automobile non può essere una cosa su cui ci si deve passare sopra. Deve essere punito al pari di tutti gli altri omicidi che avvengono fuori dalla strada". Osserviamo con molto piacere che il Ministro delle Infrastrutture ha calato l’asso che l’Asaps da tempo aveva indicato nel mazziere. La revoca totale della patente per i pirati della strada.

L’Asaps nei suoi comunicati, l’ultimo il 3 ottobre scorso, chiedeva anche la confisca del veicolo e la vendita dello stesso con l’assegnazione del ricavato all’investito o alla sua famiglia.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi

Non solo, dicevamo anche: ì-Vanno previste le revoche (e non le sole sospensioni)-della patente per tutti i casi di recidiva nella guida in stato d’ebbrezza da alcool e sostanze e per le piraterie. Con divieto assoluto di poter ripetere gli esami per almeno 5 anni e conseguenti condanne esemplari. Per le omissioni di soccorso, cosÏ come sta per fare la Svizzera,- dovrebbe essere - prevista la confisca del veicolo condotto dal pirata e la successiva rapida vendita con cessione del ricavato alla vittima o alla sua famiglia,- come immediata provvisionale."

Ben venga questo duro giro di vite di Lunardi che allarga l’orizzonte delle sue chiamate di correità per la sicurezza stradale anche al mondo dei costruttori di auto, colpevoli di costruire autovetture capaci di velocità piö adatte alle piste che ad una circolazione sempre piö angosciata da un sistema traffico che porta a rallentamenti continui e a lunghe code. Le case costruttrici, secondo il Ministro hanno realizzato ricavi, senza impegnarsi adeguatamente per la sicurezza.

Il ministro ha poi chiamato in causa il sistema controlli e il sistema strade assolutamente inadeguato: "Se lavoreremo con pari intensita’ da un lato per ridurre i comportamenti di guida distratti e trasgressivi attraverso una piu’ ampia e rigorosa azione di prevenzione, informazione, dissuasione e repressione e dall’altro per rendere le strade, i veicoli e il traffico sempre piu’ capaci di assorbire gli errori umani, attraverso un adeguato sistema di interventi, di regole, di migliorie, potremo raggiungere traguardi di assoluto rilievo" Sempre alla Conferenza dei ministri dei Trasporti di Verona il ministro Lunardi ha poi bussato a denari:

"Senza un’adeguata dotazione finanziaria - ha osservato - la sicurezza stradale e’ destinata a restare confinata nel limbo dei buoni sentimenti e dei "valori" generalmente condivisi ma certamente non riesce a diventare politica concreta, azioni, interventi e modificazione della realta"’.

Il Ministro ha aggiunto che "non possiamo accettare che la sicurezza stradale possa svilupparsi pienamente solo nei paesi piu’ ricchi", per cui "dobbiamo trovare linee di azione altamente efficienti che consentano di raggiungere livelli eccellenti di sicurezza anche in presenza di vincoli economici molto rigidi".

Secondo Lunardi, "su questo problema sino ad ora si e’ lavorato poco, mentre si dovrebbe lavorare molto per individuare i tipi di intervento che, a parita’ di risorse impegnate, siano in grado di produrre i piu’ ampi risultati" Lunardi alla conferenza dei ministri dei Trasporti che si tiene a Verona non si è fermato alle dichiarazioni di principio, è andato oltre lanciando l’idea di un fondo di rotazione europeo ed un’agenzia, anch’essa europea, per la sicurezza stradale. "Lanceremo domani un appello importante alle compagnie assicurative che dovranno abbattere i premi - anticipa il ministro Lunardi -.
Un appello alle concessionarie autostradali, un appello ai costruttori di veicoli, che fino ad oggi non hanno mai partecipato abbastanza al problema della sicurezza. Hanno solo venduto automobili.

Hanno avuto dei ritorni importanti dal punto di vista economico sulla vendita dei mezzi, pero’ non si sono mai impegnati sulla sicurezza stradale. Trovo che questo sia un momento di voltare pagina,che tutti collaborino" Il responsabile del Dicastero dei Trasporti ha aggiunto che questi fondi "serviranno per incrementare questo fondo di rotazione europeo che servira’ per investire nella sicurezza stradale". Quanto all’agenzia sulla sicurezza, i ministri dei Trasporti ne parleranno già da oggi.

Certo tutto si può dire tranne che Lunardi questa volta non abbia scagliato il sasso nello stagno dell’immobilità e del rimbalzo di responsabilità sulla sicurezza stradale. Questo è quello che chiediamo a un ministro dei Trasporti di un Paese nel quale la sicurezza stradale è assolutamente un’emergenza.

 



Martedì, 26 Ottobre 2004
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