"Ci
vogliono leggi severissime contro chi infrange la legge. I pirati
della strada e’ gente a cui bisogna togliere la patente a vita,
e vanno quindi puniti in modo severo". E’ questo il duro
monito che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Pietro Lunardi, ha lanciato alla prima giornata della conferenza
Ue dei ministri dei Trasporti a Verona.
"Perchè -ha spiegato Lunardi- quando ammazzano la
gente commettono omicidi e suicidi. Non c’e’ niente da fare,
ricordiamoci -ha detto ancora il ministro- se uno ha ammazzato
con l’automobile non può essere una cosa su cui ci si
deve passare sopra. Deve essere punito al pari di tutti gli
altri omicidi che avvengono fuori dalla strada". Osserviamo
con molto piacere che il Ministro delle Infrastrutture ha calato
l’asso che l’Asaps da tempo aveva indicato nel mazziere. La
revoca totale della patente per i pirati della strada.
L’Asaps
nei suoi comunicati, l’ultimo il 3 ottobre scorso, chiedeva
anche la confisca del veicolo e la vendita dello stesso con
l’assegnazione del ricavato all’investito o alla sua famiglia.
|
Il
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi
|
Non solo,
dicevamo anche: ì-Vanno previste le revoche (e non le sole sospensioni)-della
patente per tutti i casi di recidiva nella guida in stato d’ebbrezza
da alcool e sostanze e per le piraterie. Con divieto assoluto di poter
ripetere gli esami per almeno 5 anni e conseguenti condanne esemplari.
Per le omissioni di soccorso, cosÏ come sta per fare la Svizzera,-
dovrebbe essere - prevista la confisca del veicolo condotto dal pirata
e la successiva rapida vendita con cessione del ricavato alla vittima
o alla sua famiglia,- come immediata provvisionale."
Ben venga questo duro giro di vite di Lunardi che allarga l’orizzonte
delle sue chiamate di correità per la sicurezza stradale anche
al mondo dei costruttori di auto, colpevoli di costruire autovetture
capaci di velocità piö adatte alle piste che ad una circolazione
sempre piö angosciata da un sistema traffico che porta a rallentamenti
continui e a lunghe code. Le case costruttrici, secondo il Ministro
hanno realizzato ricavi, senza impegnarsi adeguatamente per la sicurezza.
Il ministro ha poi chiamato in causa il sistema controlli e il sistema
strade assolutamente inadeguato: "Se lavoreremo con pari intensita’
da un lato per ridurre i comportamenti di guida distratti e trasgressivi
attraverso una piu’ ampia e rigorosa azione di prevenzione, informazione,
dissuasione e repressione e dall’altro per rendere le strade, i veicoli
e il traffico sempre piu’ capaci di assorbire gli errori umani, attraverso
un adeguato sistema di interventi, di regole, di migliorie, potremo
raggiungere traguardi di assoluto rilievo" Sempre alla Conferenza
dei ministri dei Trasporti di Verona il ministro Lunardi ha poi bussato
a denari:
"Senza un’adeguata dotazione finanziaria - ha osservato - la sicurezza
stradale e’ destinata a restare confinata nel limbo dei buoni sentimenti
e dei "valori" generalmente condivisi ma certamente non riesce
a diventare politica concreta, azioni, interventi e modificazione della
realta"’.
Il Ministro ha aggiunto che "non possiamo accettare che la sicurezza
stradale possa svilupparsi pienamente solo nei paesi piu’ ricchi",
per cui "dobbiamo trovare linee di azione altamente efficienti
che consentano di raggiungere livelli eccellenti di sicurezza anche
in presenza di vincoli economici molto rigidi".
Secondo Lunardi, "su questo problema sino ad ora si e’ lavorato
poco, mentre si dovrebbe lavorare molto per individuare i tipi di intervento
che, a parita’ di risorse impegnate, siano in grado di produrre i piu’
ampi risultati" Lunardi alla conferenza dei ministri dei Trasporti
che si tiene a Verona non si è fermato alle dichiarazioni di
principio, è andato oltre lanciando l’idea di un fondo di rotazione
europeo ed un’agenzia, anch’essa europea, per la sicurezza stradale.
"Lanceremo domani un appello importante alle compagnie assicurative
che dovranno abbattere i premi - anticipa il ministro Lunardi -.
Un appello alle concessionarie autostradali, un appello ai costruttori
di veicoli, che fino ad oggi non hanno mai partecipato abbastanza al
problema della sicurezza. Hanno solo venduto automobili.
Hanno avuto dei ritorni importanti dal punto di vista economico sulla
vendita dei mezzi, pero’ non si sono mai impegnati sulla sicurezza stradale.
Trovo che questo sia un momento di voltare pagina,che tutti collaborino"
Il responsabile del Dicastero dei Trasporti ha aggiunto che questi fondi
"serviranno per incrementare questo fondo di rotazione europeo
che servira’ per investire nella sicurezza stradale". Quanto all’agenzia
sulla sicurezza, i ministri dei Trasporti ne parleranno già da
oggi.
Certo tutto si può dire tranne che Lunardi questa volta non abbia
scagliato il sasso nello stagno dell’immobilità e del rimbalzo
di responsabilità sulla sicurezza stradale. Questo è quello
che chiediamo a un ministro dei Trasporti di un Paese nel quale la sicurezza
stradale è assolutamente un’emergenza.
|