Incidenti stradali 2014
Un anno di svolta (negativa). La crescita degli incidenti nei centri urbani e l'aumento delle vittime fra pedoni e ciclisti provano che l'elettronica ha esaurito i suoi effetti, ora serve la vitamina dei controlli con agenti sulla strada e pene certe. Anche la cattiva qualità delle strade incide
I dati del 2014 testimoniano in modo fin troppo eloquente che l'effetto positivo della sinistrosità stradale degli ultimi 12 anni è concluso. Lo stop del 2014 è brusco ma era prevedibile e il 2015 probabilmente sarà anche peggiore.
Quale la chiave di lettura che si deve dare a questa peggiorata tendenza? Secondo l'ASAPS dai dati stabili della mortalità, ma con incremento degli incidenti e delle vittime nei centri urbani e il ritorno all'aumento dei morti fra gli utenti deboli della strada: pedoni e ciclisti, si ricavano due chiavi di lettura. Innanzi tutto è esaurito l'effetto positivo dell'elettronica, in particolare se utilizzata, come accade spesso, più in chiave di cassa che di reale sicurezza. Anche i sistemi di protezione attivati sulle vetture (e in parte sulle moto) con la diminuzione sensibile negli anni dei decessi fra i conducenti e trasportati sulle auto, dimostra che oltre un certo limite è poi difficile arrivare quando i coinvolti sono appunto i pedoni e i ciclisti, senza entrare nel merito delle responsabilità degli stessi. Crediamo poi che anche il sistema strade invece di diventare nel tempo sempre più protettivo, abbia visto un decadimento strutturale e manutentivo che su certe statali, provinciali e comunali è a dire poco imbarazzante!
Cosa fare? Crediamo che questa inversione del senso positivo di marcia dell'incidentalità debba far riflettere i decisori politici e tecnici sulla situazione. Innanzi tutto, a nostro parere, va da subito recuperata la "vitamina" dei controlli su strada da parte degli uomini e donne in divisa! Per la sicurezza stradale l'elettronica dei controlli deve essere solo di supporto e non surrogare il sistema delle verifiche. Solo gli agenti su strada possono intercettare il dilagante è delirante utilizzo dei cellulari alla guida (sia in fonia che in messaggistica), il mancato uso delle cinture e dei seggiolini per i bambini, lo stato di ebbrezza da alcol e stupefacenti (gli incidenti nelle notti del fine settimana tornano a crescere), il controllo dei cronotachigrafi (troppo spesso adulterati) sia sui veicoli trasporto merci che sui pullman.
È inammissibile poi che un Paese che incassa diverse decine di miliardi da imposte, tasse, accise dall'auto e dalle sanzioni per violazioni al CDS, faccia languire il suo sistema strada, inteso come struttura, asfaltatura e segnaletica, in condizioni che è persino azzardato definire balcaniche! Un vero autogol per traffici commerciali e per il nostro turismo.
Ci auguriamo infine che l'approvazione della legge sull'omicidio stradale determini quell'effetto dissuasivo grazie alla forte e puntuale comunicazione da parte dei media, che conoscemmo alla vigilia dell'introduzione della patente a punti nel luglio del 2003, quando il solo annuncio delle legge determinò effetti positivi mai visti prima (e neanche dopo a distanza di tempo).
Agenti sulle strade, pene certe, e strade finalmente migliori insieme ad una comunicazione forte e diretta con l’educazione stradale continua e ciclica nelle scuole, possono essere i soli elementi efficaci per un ritorno ai segni meno a doppia cifra davanti al numero di morti e feriti che abbiamo visto anche nei primi anni di questo decennio.
Forli 3 novembre 2015
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
Un 2014 deludente per la sicurezza stradale e un 2015 che potrebbe essere peggiore. L’analisi dell’ASAPS sul perché di una inversione di tendenza.