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BOLOGNA
(15 feb. 2005) - Oltre 466 milioni di euro per ridurre il numero
e gli effetti degli incidenti stradali e per dotare il territorio
regionale di una rete stradale all’avanguardia ed efficiente,
al passo con le esigenze di mobilità di un sistema economico
e produttivo fortemente vitale, competitivo e diffuso, in coerenza
con quanto previsto dal Piano regionale integrato dei trasporti.
A tanto ammontano le risorse, tra contributi regionali e statali,
impiegate in Emilia-Romagna per le strade. .
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Tra gli obiettivi: creare una rete in grado di offrire alternative
valide per l’attraversamento del territorio con la predisposizione
di corridoi intermodali, sia in direzione nord/sud sia est/ovest;
costruire una rete secondaria per l’accesso diretto ai distretti
industriali, turistici, alle aree urbane e ai territori periferici
della montagna e della pianura interna e, al contempo, migliorare
la qualità della rete stradale esistente, con una particolare
attenzione alla sicurezza della circolazione.
"Abbiamo puntato ad alzare il livello di manutenzione ordinaria
e straordinaria per le strade esistenti - ha sottolineato l’assessore
regionale a Mobilità e trasporti Alfredo Peri - e abbiamo
investito nelle nuove infrastrutture sugli assi principali.
Abbiamo continuato a finanziare i progetti delle Province fino
al 2004. Va segnalato che in questo sforzo lo Stato non ci ha
seguito. Abbiamo accumulato circa 90 milioni di credito per
le strade ex-Anas. Non avere queste risorse - ha concluso Peri
- sta penalizzando il territorio dell’Emilia-Romagna".
IL PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTO SULLA
RETE VIARIA DI INTERESSE REGIONALE
La Regione Emilia-Romagna, che ha trasferito al demanio delle
Province le strade già appartenenti al demanio statale,
con il Programma triennale di intervento sulla rete viaria di
interesse regionale, ha istituito un Fondo Unico, nel quale
confluiscono le risorse trasferite dallo Stato alla Regione
e le risorse proprie della Regione stessa. Nel triennio 2002-2004
le risorse assegnate ammontano a 248 milioni di euro, a fronte
di opere per un costo complessivo di 364 milioni di euro .
Nel dicembre 2001 è stato approvato il primo Programma
regionale di interventi sulla viabilità per il triennio
2002-2004 con una previsione di spesa di oltre 740 milioni di
euro, di cui circa 206,583 milioni provenienti dai trasferimenti
dello Stato, circa 331,109 milioni provenienti da cofinanziamenti
di Enti locali, Società concessionarie e privati e circa
202,451 milioni di euro di risorse regionali. Con lo stesso
programma sono state inoltre definite le risorse da trasferire
alle Province per la manutenzione straordinaria sulla rete trasferita,
per un importo complessivo pari a 19,857 milioni di euro per
il 2001, a 19,857 milioni di euro per il 2002, a 14,925 milioni
di euro per il 2003 ed a 9,993 milioni di euro per il 2004.
Anche a causa del mancato rispetto degli accordi da parte del
Governo che ha trasferito 88 milioni di euro di risorse in meno
rispetto a quelle stabilite dai DPCM di trasferimento, la Regione
dal 2002 ha stanziato ulteriori risorse proprie. Si è
trattato di oltre 142 milioni di euro.
I FINANZIAMENTI CIPE PER LE OPERE RELATIVE
ALLE AREE SOTTO UTILIZZATE
Il 3 agosto 2001 la Regione ha sottoscritto con i ministeri
dell’Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti
e con l’ANAS, un Accordo di Programma Quadro in materia di infrastrutture
viarie, comprendente le principali arterie regionali. Tramite
l’Accordo è stata anche effettuata la ripartizione delle
risorse Cipe destinate alla realizzazione di strade nelle aree
depresse.
Si tratta di opere del costo complessivo di 39,5 milioni di
euro, nelle aree della montagna e del ferrarese per le quali
sono state assegnate alla Regione Emilia-Romagna 34,3 milioni
di euro.
PROGRAMMI PER LA SICUREZZA STRADALE
Con l’obiettivo di ridurre il numero di incidenti stradali in
Emilia-Romagna, dal 2002 ad oggi sono stati assegnati 25 milioni
di euro, di cui 9,5 di risorse regionali, che copriranno interventi
per un importo complessivo di circa 63 milioni di euro.
In particolare il quarto bando del Programma regionale di sicurezza
dei trasporti ha stanziato 9,5 milioni di euro, che hanno attivato
interventi per oltre 25 milioni di euro ed hanno portato alla
realizzazione di 66 nuove rotatorie. A questi interventi vanno
ad aggiungersi quelli realizzati grazie agli oltre 9 milioni
di euro stanziati nel 99 con il terzo bando, i cui lavori (realizzazione
di piste ciclabili, marciapiedi, sistemazioni di incroci) sono
partiti nel 2000 e stanno per concludersi.
Ammontano, invece, ad oltre 15,5 milioni di euro i fondi dei
Programmi di attuazione del Piano nazionale per la sicurezza
stradale, che prevede interventi intrasettoriali, coinvolgendo,
ad esempio, polizie municipali e scuole ed iniziative per l’educazione
stradale.
Nell’ambito del secondo Programma nazionale di Attuazione del
2003, la Regione ha poi approvato il progetto per la costituzione
di un Centro regionale di monitoraggio per la Sicurezza Stradale.
Il Centro è concepito come parte integrante di un sistema
informativo della sicurezza stradale su cui la Regione sta già
lavorando e che metterà insieme tutti i dati sul traffico
e sulle strade (rilevazione delle caratteristiche geometriche
delle strade, rilevazione automatizzata dei flussi di traffico,
dati incidentalità stradale, educazione stradale) per
prevedere interventi mirati nelle zone più a rischio.
Il contributo statale per il Centro di monitoraggio dell’Emilia-Romagna
è di 3 milioni di euro, già previsti dal 2°
Piano nazionale ma non ancora stanziati, che si aggiungeranno
ad una quota di risorse regionali di 1,285 milioni di euro.
Con la delibera Cipe del 2003 è stato approvato il secondo
programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza
stradale; a breve si procederà alla distribuzione delle
risorse relative che dovrebbero ammontare a circa 14 milioni
di euro.
INTERVENTI SULLA RETE VIARIA DI INTERESSE
REGIONALE
RIMINI
Sono previsti svariati interventi che riguardano opere per la
razionalizzazione e messa in sicurezza di due strade fondamentali
per i collegamenti tra costa ed entroterra: la Marecchiese e
la Cattolica-Morciano San Marino. Si tratta di lavori per realizzare
svincoli, rotatorie con innesti al casello autostradale, allargamento
di strade e realizzazione di banchine e marciapiedi in prossimità
dei centri abitati, ai fini di migliorare la sicurezza della
circolazione.
FORLI’-CESENA
Le opere più importanti riguardano la messa in sicurezza,
l’adeguamento e la razionalizzazione della rete stradale di
interesse regionale, con particolare riferimento alla 310 Bidentina,
alla 9 ter del Rabbi, alla 71 Umbro Casentinese, alla 71 bis
Cesena - Cervia, alla 304di Cesena,.
In particolare verranno realizzati interventi di riqualificazione
ed adeguamento che prevedono allargamenti delle strade, varianti
locali e interventi finalizzati alla sicurezza.
Sono state finanziate inoltre opere sulla viabilità principale,
come la creazione del collegamento al nuovo casello del Rubicone
sulla A14 (di prossima realizzazione) e lo svincolo fra la SS16
e la viabilità locale a Cesenatico.
RAVENNA
La provincia di Ravenna ha puntato sul finanziamento di opere
che riguardano la messa in sicurezza e la riqualificazione della
rete stradale di interesse regionale, come la 306 Casolana,
la 302 Brisighellese, la 254 di Cervia e la 610 Selice.
Sono invece previsti per le prossime annualità interventi
più onerosi, quali la ristrutturazione, anche mediante
varianti fuori sede, di un tratto della ex statale 253 San Vitale
e il sovrappasso del Canale Candiano a Ravenna.
FERRARA
L’opera principale è la Cispadana oltre ad una serie
di interventi per l’adeguamento e la razionalizzazione della
rete stradale regionale.
Per la costruzione della Cispadana è stato finanziato
un lotto dell’importo di oltre 20 milioni di Euro che, sommato
a quello previsto per le prossime annualità, consentiranno
di completare il tracciato in corso di esecuzione da parte dell’Anas
in territorio ferrarese.
Sono previste poi opere per l’adeguamento e la razionalizzazione
della rete stradale con la costruzione di varianti (Portomaggiore
e Vigarano Pieve) e di un nuovo collegamento al raccordo Ferrara
- mare.
BOLOGNA
Le principali opere finanziate riguardano la realizzazione di
tratti del quadrante nord (trasversale di pianura SP3 e bretelle
nord-sud), oltre a numerosi interventi per la messa in sicurezza
della rete stradale con particolare attenzione ai ponti e alle
intersezioni.
Vi sono inoltre alcune varianti per migliorare l’accessibilità
di alcuni nuclei urbani, come Crevalcore (di prossima ultimazione)
e San Matteo della Decima (ormai ultimato), o per fluidificare
l’accesso al casello autostradale di Imola attraverso la ex
statale 610.
Nell’ambito del quadrante nord, i finanziamenti assegnati consentono
la costruzione della tangenziale di San Giovanni in Persiceto,
la riqualificazione di alcuni tratti della trasversale di pianura,
la messa in sicurezza di un tratto della provinciale S. Carlo
e la realizzazione del tratto terminale della cosiddetta LungoSavena.
MODENA
I principali interventi finanziati sono tratti della Pedemontana,
ed in particolare il nuovo ponte sul torrente Tiepido in località
Pozza e il tratto dalla località Ergastolo alla località
S. Eusebio.
Sono inoltre stati assegnati, nel triennio 2002 – 2004
i contributi regionali relativi ad opere di miglioramento e
messa in sicurezza del sistema di accesso al Comune di Modena,
mediante la realizzazione di alcune rotatorie.
Infine, tra le opere di adeguamento e razionalizzazione della
rete stradale sono stati finanziati, il completamento della
variante di Finale Emilia e un nuovo collegamento che costituirà
la tangenziale nord dell’abitato di Carpi.
REGGIO EMILIA
La Provincia di Reggio Emilia ha puntato in questo triennio
2002 – 2004 sul finanziamento di numerosi interventi finalizzati
alla razionalizzazione, adeguamento e messa in sicurezza della
rete stradale di interesse regionale, avviando anche la realizzazione
del collegamento dalla variante di Campegine a S. Anna di Poviglio
Le opere principali sono la Pedemontana, la Cispadana ed interventi
collegati al quadruplicamento ferroviario veloce.
Lungo la Pedemontana sono stati finanziati lavori riguardanti
ammodernamenti e varianti, in particolare nel tratto Albinea
- Quattro Castella.
Sono state avviate anche importanti opere collegate al quadruplicamento
ferroviario veloce come la variante all’abitato di Sesso e la
variante fra Gavassa e la tangenziale di Reggio Emilia, oggetto
di precedenti accordi con TAV che contribuisce con cofinanziamenti
per quasi 21 milioni di Euro.
PARMA
Le principali opere finanziate in provincia di Parma sono tratti
di Pedemontana e Cispadana.
In particolare per realizzare il tratto della Pedemontana tra
Collecchio-Noceto- Medesano con il ponte sul fiume Taro è
stato stanziato dalla Regione un importo di quasi 26 milioni
di Euro che completano un finanziamento statale di circa 14,5
mioni di Euro.
L’opera consentirà di fornire una valida alternativa
ai traffici che attualmente congestionano la via Emilia, provenendo
dalle vallate.
Sono invece più di12 i milioni di Euro che sono stati
investiti per la costruzione del tratto della Cispadana che
collega la strada che va da Parma a Mezzani con quella tra Sorbolo
e Coenzo.
Opera importante di collegamento per Fidenza è infine
quella che unirà la via Emilia con la ex statale 359
di Salsomaggiore per cui è stato assegnato un finanziamento
di circa 5 milioni di Euro.
PIACENZA
In provincia di Piacenza si è data attuazione alla programmazione
regionale, in questo triennio, avanzando opere di razionalizzazione
e messa in sicurezza riguardanti il sistema pedemontano , la
ex statale 10 Padana inferiore, la ex statale 588 dei Due Ponti
e l’ex statale 654 di Val Nure, per un importo complessivo di
circa 21,6 milioni di Euro, di cui circa 17 a carico della Regione.
In particolare si è puntato sul ripristino del ponte
in ferro sul Po lungo la ex SS10 e sulla riqualificazione dei
collegamenti, anche con il sistema Pedemontano, nei Comuni di
Lugagnano val d’Arda, Fiorenzuola d’Arda e Casoni..
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