L’avvio
della patente a punti e le più frequenti azioni di controllo
hanno ridotto notevolmente il numero degli incidenti sulla strada,
ma non per i veicoli pesanti, il cui numero e’ aumentato nel
2004, del 12%. Il tasso di incidentalità
dei Tir e’ infatti in controtendenza rispetto all’andamento
dei sinistri che, dopo un calo del 12,8% nel 2003,
anche nel 2004 ha fatto registrare una ulteriore diminuzione
del 7%.
Lo rileva il Ministero delle Infrastrutture che,
per contrastare questo dato in controtendenza dei Tir, ha avviato
un’azione di controllo sui veicoli pesanti. E, afferma il sottosegretario
alle Infrastrutture e Trasporti, Paolo Uggé, ’’il primo
bilancio delle azioni effettuate e’ positivo ’’. Le verifiche
su strada, infatti, sono state 8.300 con oltre 5
mila infrazione accertate. In pratica il 62% dei veicoli
esaminati e’ risultato non in regola. Sul piano tecnico sono
risultati irregolari il 46% dei veicoli e ben il 27%
ha presentato gravi irregolarità.
Per il sottosegretario
e presidente della Consulta generale per l’autotrasporto, quindi,
’’non bisogna abbassare la guardia, anche perché il traffico
dei mezzi commerciali e’ aumentato nel 2004 del 5%,
esponendo questi veicoli a maggior rischio di incidenti ’’.
Anche per questo, ha spiegato Uggé , il governo ha deciso
di rafforzare i controlli su strada, con 50 mila pattuglie
in più e 27 Centri mobili di revisione che
verificano l’efficienza dei mezzi in circolazione.
La collaborazione
tra il ministero dell’Interno e quello delle Infrastrutture,
infatti, proseguirà anche nel 2005. In particolare,
tra quest’anno e il 2006, i centri mobili di revisione passeranno
da 15 a 27, grazie ad un investimento per l’acquisto
di 10 veicoli, di oltre 9 miliardi di euro. Il
rafforzamento dei controlli e’ stato reso possibile anche grazie
anche al recupero di forze, come le scorte per i trasporti eccezionali.
Il ministero dell’ Interno ha infatti stimato che, grazie alla
riforma delle norme sulle scorte, sono state recuperate circa
18.000 pattuglie l’anno, cui andranno aggiunte altre
30.000 pattuglie recuperate ai servizi su strada dal personale
impiegato nella vigilanza delle sedi di distaccamento della
Polizia Stradale. Grazie a questo impegno, ha sottolineato Ugge’,
’’sarà possibile continuare a dare seguito al programma
comunitario che fissa, tra il 2000 e il 2010,
un obiettivo di riduzione del 50% per sinistri e vittime
della strada, pari cioè ad una diminuzione del 5% l’anno’’.
Nel 2003 infatti, anche per effetto dell’ introduzione della
patente a punti, c’e’ stata una diminuzione del 12,8%
degli incidenti, del 10,8% delle vittime e del 14,8%
dei feriti. Nel 2004 i sinistri sono scesi a 158.000
contro i 170.000 del 2003 e i decessi a 3.735,
contro i 4.191 dell’anno precedente, con percentuali di
decremento rispettivamente del 7% e del 9%, al
di sopra, cioè , della tabella di marcia fissata dall’Unione.
Nel settore dell’autotrasporto, tuttavia, i dati di incidentalità
sono stati superiori alla media: i sinistri in cui sono stati
coinvolti veicoli di portata superiore alle 3,5 tonnellate
sono infatti passati da 10.200 circa a 11.553,
con un incremento di circa il 12%. Il dato va comunque
corretto verso il basso dall’ incremento del 5% della
circolazione di tali veicoli, a fronte di un aumento assai più
modesto del traffico automobilistico. Per quanto riguarda i
controlli, infine, nel corso del 2004 sono stati impiegati
10 centri mobili, diventati 15 a partire dal mese
di aprile. Le 1.015 pattuglie, che hanno agito su 611
posti di controllo hanno ispezionato 8.373 veicoli accertando
5.148 infrazioni, pari al 62% dei veicoli esaminati.
Sul piano tecnico sono risultati irregolari il 46% dei
veicoli e ben il 27% con gravi irregolarità. Dal
punto di vista amministrativo sono risultati irregolari solo
il 6% dei veicoli. A fronte del totale delle verifiche,
che hanno evidenziato in 2.300 casi circa irregolarità
nell’efficienza dei veicoli e dei rimorchi, sono state ritirate
oltre 100 patenti e oltre 300 carte di circolazione.
dall’ "Ansa".