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Notizie brevi 16/02/2005

Sicurezza stradale, la Commissione Europea sblocca 1 milione e mezzo di euro per una nuova campagna di favore della cintura di sicurezza. Si chiamerà "Euchires", ma l’Italia ne sarà fuori

Sicurezza stradale, la Commissione Europea sblocca 1 milione e mezzo di euro per una nuova campagna di favore della cintura di sicurezza. Si chiamerà "Euchires", ma l’Italia ne sarà fuori

(ASAPS) – L’idea è sempre quella: cambiare i comportamenti degli utenti della strada, siano essi conducenti o passeggeri. L’ultima campagna della rinnovata Commissione Europea, riguarderà l’uso delle cinture di sicurezza, per la quale da Bruxelles sono stati sbloccati 1 milione e mezzo di euro. Infatti, l’obbligo ormai generalizzato di indossare le cintura – integrato anche dalla prossima normativa che obbligherà i costruttori a cambiare quella riservata al quinto passeggero – è considerato la chiave per combattere l’insicurezza stradale. La campagna sarà pensata come un investimento sul futuro, e proprio per questo sarà destinata soprattutto ai ragazzi. Nel 2003, infatti, 46.700 persone sono morte sulle strade dell’Unione Europea, e più di 2 milioni hanno riportati ferite di vario genere. Tutti gli esperti internazionali, nel frattempo, convergono sulla constatazione che moltissime di queste morti o lesioni gravissime sarebbero state del tutto evitabili se le vittime avessero avuto la cintura di sicurezza allacciata. Ecco perché, tutto sommato, convincere tutti ad indossarla, sarebbe la maniera meno onerosa, e probabilmente tra le più efficaci, per alleggerire enormemente il bollettino delle vittime, siano esse decedute o semplicemente ferite. La campagna, che si chiamerà “Euchires 2005”, nasce da un progetto inizialmente lanciato nei Paesi Bassi nel 2004 e già estesa in 10 paesi dell’Unione, tra cui il Portogallo, la Spagna, la Finlandia, la Svezia, la Germania, il Belgio, la Slovenia, la repubblica Ceca e la Polonia. Fuori, manco a dirlo, l’Italia ed altre grandi, tra cui la Francia e la Gran Bretagna, che hanno però campagne proprie. Vorremmo chiederci come mai, ma non sappiamo a chi formulare la domanda: eppure le proiezioni nei paesi che sono stati interessati dal progetto, consentono di appurare che in realtà la cintura di sicurezza resta ancora un obbligo al quale non tutti aderiscono. A livello generale, è possibile affermare che in Europa si oscilla tra il 60 e l’80% per i posti anteriori e solo il 50% per quelli posteriori. I paesi che nel continente sono ai primissimi posti in materia di sicurezza stradale, tra cui l’Inghilterra, la Svezia e i Paesi Bassi, hanno invece tassi superiori al 90% in entrambi i casi. Con l’erogazione dei finanziamenti, la Commissione pretenderà una valutazione precisa su eventuali conseguenze della campagna. (ASAPS).





Mercoledì, 16 Febbraio 2005
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