(ASAPS)
– L’idea è sempre quella: cambiare i comportamenti
degli utenti della strada, siano essi conducenti o passeggeri.
L’ultima campagna della rinnovata Commissione Europea,
riguarderà l’uso delle cinture di sicurezza, per
la quale da Bruxelles sono stati sbloccati 1 milione e mezzo
di euro. Infatti, l’obbligo ormai generalizzato di indossare
le cintura – integrato anche dalla prossima normativa che
obbligherà i costruttori a cambiare quella riservata
al quinto passeggero – è considerato la chiave per
combattere l’insicurezza stradale. La campagna sarà
pensata come un investimento sul futuro, e proprio per questo
sarà destinata soprattutto ai ragazzi. Nel 2003, infatti,
46.700 persone sono morte sulle strade dell’Unione Europea,
e più di 2 milioni hanno riportati ferite di vario genere.
Tutti gli esperti internazionali, nel frattempo, convergono
sulla constatazione che moltissime di queste morti o lesioni
gravissime sarebbero state del tutto evitabili se le vittime
avessero avuto la cintura di sicurezza allacciata. Ecco perché,
tutto sommato, convincere tutti ad indossarla, sarebbe la maniera
meno onerosa, e probabilmente tra le più efficaci, per
alleggerire enormemente il bollettino delle vittime, siano esse
decedute o semplicemente ferite. La campagna, che si chiamerà
“Euchires 2005”, nasce da un progetto inizialmente
lanciato nei Paesi Bassi nel 2004 e già estesa in 10
paesi dell’Unione, tra cui il Portogallo, la Spagna, la
Finlandia, la Svezia, la Germania, il Belgio, la Slovenia, la
repubblica Ceca e la Polonia. Fuori, manco a dirlo, l’Italia
ed altre grandi, tra cui la Francia e la Gran Bretagna, che
hanno però campagne proprie. Vorremmo chiederci come
mai, ma non sappiamo a chi formulare la domanda: eppure le proiezioni
nei paesi che sono stati interessati dal progetto, consentono
di appurare che in realtà la cintura di sicurezza resta
ancora un obbligo al quale non tutti aderiscono. A livello generale,
è possibile affermare che in Europa si oscilla tra il
60 e l’80% per i posti anteriori e solo il 50% per quelli
posteriori. I paesi che nel continente sono ai primissimi posti
in materia di sicurezza stradale, tra cui l’Inghilterra,
la Svezia e i Paesi Bassi, hanno invece tassi superiori al 90%
in entrambi i casi. Con l’erogazione dei finanziamenti,
la Commissione pretenderà una valutazione precisa su
eventuali conseguenze della campagna. (ASAPS).