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Editoriali 08/07/2004

L’elettronica sulla strada da sola non può bastare. Servono divise per l’accertamento non solo della violazione ma anche del violatore.

Da "il Centauro 87" Giugno 2004 - Editoriale
L’elettronica sulla strada da sola non può bastare. Servono divise per l’accertamento non solo della violazione ma anche del violatore.

di Giordano Biserni*

La Corte Costituzionale interviene e, forse, interverrà, per rimettere l’orologio del Codice della Strada sull’ora "legale"
Puntuale come una cambiale in scadenza è arrivata la prima sentenza della Corte Costituzionale (Sent. n. 114/2004 dell’8 aprile 2004) che ha sgretolato uno degli elementi che avevano caratterizzato la riforma del Codice della Strada dell’agosto scorso, l’imposizione della cauzione da versare per il ricorso al G.d.P..
Tutto torna come prima. Il balzello particolarmente oneroso soprattutto dal punto di vista burocratico, con la previsione dell’apertura di un libretto postale, è stato eliminato. Ora nel mirino della Consulta, che si dovrà pronunciare a breve, c’è la madre di tutte le novità della riforma 2003, cioè la questione dei "punti a distanza", prelevati al proprietario del veicolo (che non sia persona giuridica) quando non è identificato il conducente, in quella sorta di responsabilità oggettiva prevista dall’art. 126 bis comma 2 del C.d.S..
Non entriamo nel merito della possibile incostituzionalità della norma in relazione agli articoli 3 e 27 della Suprema Carta, non spetta a noi. Certo già a una prima occhiata nell’agosto scorso la norma ci sollevò perplessità, e se dovessimo scommettere sul suo futuro punteremmo poco.
Ma il problema che ci preme evidenziare è un altro. E’ chiaro che l’eventuale dichiarazione di incostituzionalità di questa parte del 126 Bis, svuoterà di larga parte del suo peso dissuasivo la novità della patente a punti. Il timore di perdere punti per violazioni al C.d.S., già diminuito di suo in questi mesi, si abbasserà ulteriormente e l’effetto dissuasivo con i suoi risvolti positivi sull’incidentalità stradale calerà di molto.
L’eventuale abbattimento di questa norma, oggettivamente vessatoria, renderà di nuovo il "re nudo" dal punto di vista dei controlli su strada. Insomma l’elettronica, elemento essenziale nel controllo della velocità, dei sorpassi, o del passaggio col rosso al semaforo, da sola non potrà più essere sufficiente per aumentare l’effetto dissuasivo da perdita punti. Rimarrà valido solo quello economico, con tutti i limiti già conosciuti.
E allora? Allora si dovrà tornare presto ad una giusta miscela fra elettronica e presenza di divise sulle strade, alla violazione documentata dovrà seguire l’accertamento immediato del violatore, da sempre uno dei cardini del diritto e compito istituzionale della polizia. Certamente tutto questo rallenterà le slot-machine della cassa facile, ma restituirà dignità al diritto e il giusto ruolo all’operatore di polizia su strada. Con un Ministro che vuole i 150, i piloti che arriveranno a 200 in autostrada quasi mai fermati, se la caveranno presto con quei miseri 137,55 euro, senza dazio di punteggio. Nello stesso tempo un altro Ministro si vede svuotare la norma sugli orari delle discoteche. La chiusura non più alle 3, ma forse,ben che vada, alle 4 e sarà decisa dai comuni. La vendita degli alcolici continuerà fino a notte inoltrata e questo aspetto è il più grave. Mentre tutti in Parlamento, stravolgendo il DDL, rivendicano semmai una maggiore presenza della polizia sulle strade. Bravi. Vogliamo magari cominciare da quei 1500 agenti che mancano da 15 anni nell’organico della Stradale?
Giordano Biserni
*Presidente ASAPS.



di Giordano Biserni*

Da "il Centauro 87" Giugno 2004 - Editoriale
Giovedì, 08 Luglio 2004
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