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Notizie brevi 14/12/2015

INCIDENTE DEL BRINDISINO
Si ribalta autocisterna sulla statale
Cinque i morti, tra loro una bambina

La piccola era la figlia del consigliere regionale grillino leccese Casili, che viaggiava a bordo di una Opel Zafira con la madre e i nonni. Questi ultimi hanno perso la vita. Tre le auto coinvolte oltre al pesante mezzo che ha invaso entrambe le carreggiate

BRINDISI — È gravissimo il bilancio di un incidente stradale avvenuto intorno alle 15.30 di sabato pomeriggio lungo la statale 379 che collega Bari a Brindisi a seguito dello scontro tra un autoarticolato, che si è poi ribaltato, e tre autovetture che sopravvenivano. È infatti salito a cinque il numero delle vittime, alcune delle quali appartengono ad uno stesso nucleo familiare (si tratta di una bimba di soli 5 anni che viaggiava assieme ai nonni, morti entrambi sul colpo, deceduta in ospedale poco dopo) mentre si contano alcuni feriti così come persone scampate miracolosamente alla morte. In serata si è appreso che a pagare il contributo di sangue più pesante è stata la famiglia del consigliere regionale leccese del Movimento 5 Stelle, Cristian Casili, originario di Nardò. La piccola deceduta all’ospedale di Ostuni, Viola, era la figlia dell’esponente politico; i due nonni, Vito Muscatello e la moglie Rosetta Minerva, residenti a Tuglie (Lecce), i suoceri. A bordo dell’Opel Zafira era anche la moglie di Casili, ferita e ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Perrino di Brindisi, ed una seconda donna, un’anziana anch’essa morta. La quinta vittima dell’incidente è il giovane portiere del Real Paradiso Brindisi (che partecipa al campionato di prima categoria), Leonardo Orlandino, di 21 anni, che viaggiava da solo a bordo di una Toyota Aygo ed era diretto ad un allenamento.

>VIDEO - Incidente mortale tra Fasano e Ostuni

L’episodio è avvenuto all'altezza di Fasano, nel tratto di statale compresotra gli svincoli di Torre Spaccata e Torre Canne, dove un’ autocisterna carica di 270 quintali d’olio ha fatto un salto di carreggiata per cause ancora da accertare e si è ribaltata ponendosi in bilico sullo spartitraffico in cemento che divide le due carreggiate e terminando la corsa mentre sopravvenivano tre auto dalla direzione opposta. Oltre la Zafira il tamponamento ha riguardato anche altre due utilitarie, una Toyota Aygo e una Peugeot (a bordo della quale viaggiavano tre persone rimaste miracolosamente illese). Il conducente dell'autoarticolato è rimasto ferito in maniera lieve. Il tratto della superstrada è stato chiuso per consentire il lavoro dei soccorritori. Sul posto oltre che i sanitari del 118 lavorano da ore anche i vigili del fuoco e la polizia stradale.

>FOTO - Sciagura sulla 379, morti e feriti a Fasano

Non sono ancora chiare le cause per cui il conducente dell'autoarticolato che viaggiava in direzione nord, da Brindisi verso Fasano, abbia perso il controllo. La polizia stradale sta cercando di ricostruire la dinamica. Di certo c'è che l'autoarticolato ha sfondato lo spartitraffico finendo di traverso alla carreggiata. Una delle auto è stata travolta ed è rimasta schiacciata tra la motrice e il rimorchio. Proprio l’Opel Zafira su cui viaggiavano nonni e nipotina. I vigili del fuoco hanno tirato fuori morti e feriti dalle lamiere delle auto distrutte e con un'autogru hanno lavorato diverse ore per sgomberare la strada bloccata su entrambi i sensi di marcia e invasa dall'olio che si è sparso sull'asfalto. La bambina è stata soccorsa dai sanitari del 118 quando era ancora in vita, ma è arrivata al vicino ospedale di Ostuni ormai in condizioni disperate. La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori è stata scioccante. Un automobilista di passaggio, scampato all'impatto, ha necessitato di cure mediche all'ospedale di Monopoli (Bari) per lo spavento. Sul posto si è recato anche il pm di turno presso la procura di Brindisi, Luca Buccheri, che coordina le indagini. Al momento l'ipotesi è di omicidio colposo plurimo.

da corrieredelmezzogiorno.corriere.it

 

>Arrestato il camionista della strage di Brindisi: "Andava troppo veloce"
L'uomo, 57 anni di Terlizzi, accusato di omicidio colposo plurimo: viaggiava a 85 chilometri orari a fronte dei 70 previsti e non avrebbe rispettato la distanza di sicurezza


SONO 5 I MORTI !!
Ennesima grave tragedia stradale con 5 vittime fra le quali una bimba, 35esima vittima della strada nel 2015.
Una domanda ci sembra legittima: ma quali erano le condizioni psichiche del conducente dell’autocarro, quante ore aveva guidato? Quando aveva fatto l’ultimo riposo a che velocità viaggiava? E quali erano le condizioni generali del mezzo? Tutte domande che esigono risposte! (ASAPS)
 

Lunedì, 14 Dicembre 2015
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