Cremona: denuncia penale ad autista per alterazione del tachigrafo tramite microcircuito
Natale, tempo di controlli serrati ai trasportatori. La polizia stradale di Cremona, quella di Reggio Emilia e quella di Altedo hanno fermato, controllato e multato diversi camion in transito nelle rispettive zone di competenza. E soprattutto annunciano di proseguire in maniera serrata nei controlli in questi giorni precedenti al Natale. Ma vediamo i fatti, partendo da quelli verificatisi a Cremona.
Qui l’azione della polizia stradale ha colpito un autotrasportatore napoletano fermato al casello di San Felice. A un primo superficiale controllo appariva tutto in regola, né sui dati estratti dal tachigrafo emergevano irregolarità. Poi proseguendo nell’esame del veicolo gli agenti si sono accorti che in realtà lo strumento per registrare le ore di guida e di riposo era stato alterato in modo particolare. In pratica, era stato inserito un microcircuito, governato da un comunissimo telecomando grazie al quale l’autista attaccava e staccava le registrazioni, in modo da renderle perfettamente regolari. A quanto riferito dagli stessi agenti, si tratta della prima volta che mettono le mani su un congegno di questo tipo.
Molte pesanti le sanzioni comminate al conducente. Al ritiro della patente, infatti, è stata aggiunta la denuncia penale alla procura, giudicando il trucco messo in atto dal trasportatore quello di “rimozione dolosa di strumenti finalizzati alla sicurezza sul lavoro”, reato previsto dall'art. 437 del codice penale. Contestualmente è partita anche la segnalazione all’ispettorato del lavoro per le indagine presso l’azienda proprietaria del veicolo.
In questa occasione il corpo di polizia guidato dal comandante Federica Deledda ha fornito anche una serie di dati dell’attività condotta nel corso dell’anno. I controlli complessivi su mezzi pesanti sono stati 5.879 e in 1.200 casi sono state riscontrate violazioni delle normative sui tempi di guida e di riposo, in 670 casi è stata riscontrata la manomissione del tachigrafo, mentre 80 sono quelli in cui è stato alterato lo strumento. Da questi 80 casi, in 13 è scattata la denuncia penale a carico del conducente.
Lo strumento per registrare le ore di guida e di riposo era stato alterato in modo particolare. In pratica, era stato inserito un microcircuito, governato da un comunissimo telecomando grazie al quale l’autista attaccava e staccava le registrazioni, in modo da renderle perfettamente regolari. A quanto riferito dagli stessi agenti, si tratta della prima volta che mettono le mani su un congegno di questo tipo. (ASAPS)