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Notizie brevi 09/02/2005

Torino - La Polizia Stradale di Torino conclude L’ Operazione "BLUFF" Sequestrate auto, televisori, computer, telecamere e scanner. Tre arresti

La Polizia Stradale di Torino conclude
L’ Operazione "BLUFF"
 Sequestrate auto, televisori, computer, telecamere e scanner. Tre arresti


Torino, Operazione "Bluff" in carcere la gang della truffa: la Polizia Stradale arrestano gli autori di 60 imbrogli ai danni di concessionari.

(ASAPS) TORINO - È un altro duro colpo quello inferto dalla Squadra di PG della Polizia Stradale di Torino alla criminalità organizzata. Dopo le centinaia di arresti per i rapinatori di tir e per il colossale inchiestone di "patenti facili", gli investigatori piemontesi hanno stretto il cerchio attorno agli imprendibili della truffa.

Si tratta di un terzetto di italiani finito nel mirino degli investigatori lo scorso mese di ottobre, che stavano letteralmente sbancando gli autosaloni della regione: si pensi che già in 60 erano caduti nel fine tranello ed altrettante auto, tutte rigorosamente di prestigio, erano state acquistate lasciando a becco asciutto i rivenditori

Ma non solo le auto erano nel mirino della banda, che imperversava ormai da tempo in tutta la regione, e che aveva già fatto man bassa di televisori al plasma, computer, stampanti, scanner, telecamere, macchine fotografiche e tanto altro ancora. Il trucco era quello di ricorrere ai finanziamenti presentando documentazione rigorosamente falsa, ma corrispondente a persone realmente esistenti.

Il meccanismo era così collaudato che, ormai, ogni tentativo andava a buon fine e il profitto era assicurato. Negli ultimi tempi, come hanno avuto modo di scoprire gli uomini e le donne del Compartimento Polizia Stradale di Torino, gli arrestati avevano messo a punto un altro stratagemma, che la dice lunga sul livello criminale raggiunto: i delinquenti, davvero in gamba, si presentavano presso un istituto bancario del Nord-Italia, e grazie all’esibizione di documenti di identità falsi, ma assolutamente perfetti, aprivano un conto corrente.
Questo forniva loro la possibilità di disporre di assegni e carte di credito "buoni", ma appoggiati su conti correnti sui quali facevano muovere a proprio piacimento somme di denaro per mostrare disponibilità di risorse, salvo poi ritirare il contante e lasciare scoperti gli assegni: la ricerca dei titolari dei conti correnti, poi, si rivelava un fiasco, con la scoperta dell’inganno. Un trio davvero temibile, finito però in carcere qualche giorno fa, quando Francesco Sansotta, 46 anni, Massimo De Marchi, 47 anni, e Maria Vittoria Cerutti, 43 anni, sono caduti in una trappola tesa loro dalla Squadra di PG della Stradale, che a loro carico aveva ormai raccolto tutte le informazioni necessarie.

La Squadra, in accordo con la dottoressa Livia Locci, Pubblico Ministero della Procura di Torino, ha deciso di pubblicare nomi e foto del trio, per risalire ad altri eventi delittuosi da loro commessi e consentire alle eventuali altre vittime di sporgere denuncia. Ai colleghi della Polizia Stradale di Torino, non resta che far giungere i complimenti della nostra community. (ASAPS).

MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
COMPARTIMENTO DELLA POLIZIA STRADALE "PIEMONTE E VALLE D’AOSTA"

TORINO
Comunicato stampa
Operazione "B L U F F"

 

La Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Torino,
nell’ambito di articolate indagini, iniziate nello scorso mese di ottobre, coordinate dalla Dottoressa Livia Locci Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica del Tribunale di Torino, ha individuato e sgominato un’organizzazione criminale - con base a Torino ma operante su gran parte del territorio del Nord Italia - specializzata nella commissione continuata di truffe dirette all’acquisizione di costosissime autovetture nuove, televisori al plasma, computer, stampanti, scanner, telecamere, macchine fotografiche digitali e quant’altro, mediante la richiesta di finanziamenti che venivano puntualmente ottenuti a nome di persone inesistenti o inconsapevoli.
L’indagine ha permesso di accertare che i componenti del sodalizio agivano secondo un cliché consolidato: si presentavano presso un istituto bancario di un comune del Nord Italia, ove mediante l’esibizione di falsi documenti di identità, talora intestati a persone inesistenti e talora ad ignare persone esistenti, aprivano un conto corrente. Successivamente si recavano presso una concessionaria di autoveicoli o un centro commerciale, siti nello stesso comune, e acquistavano autovetture o HI-FI ottenendo di pagare mediante finanziamenti intestati alle persone a nome delle quali era stato aperto il conto corrente, su cui venivano poi addebitate le rate delle somme oggetto dì finanziamento.
Proprio l’esistenza di effettivi conti correnti e l’esibizione di documenti quali carte di identità, codici fiscali e buste paga (contraffatti e/o rubati) apparentemente originali, traevano in inganno le società finanziarie che, nonostante i rigidissimi controlli incrociati, concedevano i finanziamenti a clienti che naturalmente sarebbero poi risultati insolventi.


L’attività compiuta ha permesso di risalire, nel giro di poche settimane, all’individuazione di circa 60 truffe commesse con le stesse modalità.
L’illecita attività criminosa è stata interrotta il 2 c.m. quando in seguito all’ennesimo "colpo", che portava a sottrarre un televisore del valore di circa 1500 Euro, venivano tratti in arresto per il reato di truffa e sottoposti a fermo di polizia giudiziaria d’iniziativa per i reati di associazione per delinquere, ricettazione e uso di sigilli contraffatti:

• Sansotta Francesco, anni 46
• De Marchi Massimo, anni 47
• Cerutti Maria Vittoria, anni 43.

A seguito delle perquisizioni compiute veniva individuata la base operativa all’interno della quale veniva sequestrato tutto il materiale e la documentazione utilizzata ed utilizzabile per la commissione delle truffe.
Oltre alla base operativa e a tutto il materiale venivano sequestrate anche quattro autovetture di nuovissima costruzione, appena immatricolate, televisori, computer ed altra attrezzatura hi-fi, sottratti attraverso gli stratagemmi sopra descritti.
Contestualmente sono state operate numerose altre perquisizioni a carico di diversi ricettatori, operazione che ha consentito di recuperare altra notevole quantità di materiale.
Si stima che il sodalizio abbia sottratto materiale per un valore di alcune centinaia di migliaia di euro. Nomi e fotografie di alcuni componenti dell’organizzazione vengono forniti allo scopo di risalire alla commercializzazione di altri beni, non ancora emersi dalle indagini, che si ritiene possano essere stati occultati o comunque trattati dagli stessi.
In proposito eventuali notizie potranno essere fornite al Compartimento Polizia Stradale di
Torino.




Mercoledì, 09 Febbraio 2005
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