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Omicidio stradale , Editoriali ,... 12/01/2016

IL PERCHE’ DI UNA TRAGEDIA
Il grave e apparentemente inspiegabile incidente di Natale, dove venne distrutta una famiglia sulla A/14 nei pressi di Rimini, forse ha trovato una spiegazione.         
Il conducente che ha travolto il veicolo fermo è risultato positivo all’esame del sangue: cocaina.
E’ grave la carenza (e l’efficacia) dei controlli antidroga su strada.
Subito l’omicidio stradale

Tutti gli incidenti apparentemente inspiegabili alla fine degli accertamenti risultano quasi sempre spiegabili. Spiegabilissimi! E’ quello che sta accadendo per la gravissima tragedia stradale avvenuta il giorno di Natale sulla A14 nei pressi di Rimini quando una famiglia Pakistana venne praticamente distrutta, morirono la giovane madre di 27 anni il suo bimbo di 9 mesi, mentre il padre e un altro figlio di due anni rimasero gravemente feriti.   

Si è finalmente saputo che dall’esame del sangue effettuato presso la struttura ospedaliera di Rimini il conducente 40enne di Pesaro, dall’esame clinico è risultato positivo alla cocaina. Questo incidente certifica ancora una volta come sulla strada il rischio di conducenti che guidano sotto l’effetto di stupefacenti sia elevatissimo, mentre il numero dei controlli e soprattutto la loro efficacia sono assolutamente inadeguati. Sì esistono e vengono già utilizzati dei precursori o narcotest che dir si voglia.  Molti operatori delle varie forze di polizia,  non hanno però mai avuto il piacere o la soddisfazione di averli visti di persona.

Lo scorso anno sono stati predisposti in 19 province dal Servizio Polizia Stradale  alcuni  lodevoli servizi specifici e  mirati al contrasto del fenomeno, posti di controllo con personale sanitario nei quali sono stati utilizzati alcuni precursori o narcotest che sono stati  “donati” generosamente da associazioni o fondazioni. Ci permettiamo di dire che non si capisce perché la Polizia Stradale debba  far conto su donazioni di questo genere per svolgere il suo lavoro, considerati gli importi di diversi milioni di euro che versa al Fondo incidentalità stradale notturna del Dipartimento Politiche Antidroga, alimentato attraverso le sanzioni  che le forze di polizia  contestano  su strada.

Se si va a vedere bene a fondo la situazione ci si accorge che  i precursori sono utilizzati qua e là in via sperimentale, che i posti di controllo con personale sanitario non servono per poter eventualmente accertare la sintomatologia che dimostri come  il conducente sia sotto l’effetto “attuale” di sostanze, infatti si dovrà comunque andare oltre con gli esami presso una struttura ospedaliera.  Siamo molto, molto lontani da un sistema di controllo non diciamo pervasivo, ma neppure solo  più che occasionale. A nostro  parere il fenomeno dei conducenti assuntori di sostanze è molto più vasto di quello che ci immaginiamo, e noi ancora parliamo di precursori in via sperimentale utilizzati in qualche provincia qua e là? 
Ricordiamo che in Spagna nel solo 2015 la polizia ha effettuato oltre 63.000 narcotest e per il 2016 ne ha programmati almeno il doppio. Così altri paesi UE. Noi siamo invece ancora ad una sorta di “sperimentazione”.

Comunque, ad oggi, anche se miracolosamente comparissero precursori infallibili, con l’attuale formulazione dell’art. 187 del C.d.S. finché non verrà modificato, sarà gioco facile per i legali far evaporare in giudizio l’accusa di guida sotto l’effetto di stupefacenti.  In molti stati, anche europei, la normativa che disciplina la materia non richiede la dimostrazione che il conducente del veicolo  sia sotto l’effetto attuale di stupefacenti, ma è sufficiente che la polizia, con esami ovviamente adeguati, dimostri che  la droga è stata assunta! Noi vogliamo continuare su questa strada? Allora conteremo altre vittime innocenti e altre famiglie distrutte come quella della A14 a Rimini, magari  in un giorno qualsiasi su qualsiasi altra strada.

Infine vogliamo ricordare che quel conducente pluriomicida, qualora venisse accertata la sua penale responsabilità, in assenza della legge sull’Omicidio stradale (che ancora come promotori di vecchia data attendiamo e speriamo arrivi a giorni) se la caverà con la condanna a qualche simbolico anno di prigione che non sarà probabilmente mai scontato e fra qualche anno tornerà a guidare.
Un buon  motivo per non essere per niente tranquilli.
 
Forlì, lì 12 gennaio 2016
 
Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 

>Tragedia di Natale in A14, muoiono mamma e figlio di 9 mesi
L'incidente a circa 400 metri dal casello di Rimini sud. Gravemente feriti il padre e un altro figlio di 2 anni, chiusa la circolazione in direzione nord, le auto fatte uscire al casello di Riccione

>Incidente in A14, muoiono madre e figlio di 9 mesi. Le foto della tragedia
Impatto tra due auto poco dopo il casello di Rimini Sud, in condizioni gravi il padre e l’altro figlio di 2 anni. La famiglia pakistana arrivava da Civitanova. Coinvolto anche un automobilista pesarese

 


C’E SEMPRE UN PERCHE’. ECCOLO
E ORA SUBITO L’OMICIDIO STRADALE!
Ecco che i dubbi che avevamo manifestato proprio il giorno di Natale quando fra i primi abbiamo pubblicato la notizia di questo tragico incidente sulla A14 nei pressi del casello di Rimini, hanno trovato una prima risposta.
Chi ci ha provocato dicendo: ecco stavolta che non c’entrano alcol e droga con cosa ve la prendete? E noi avevamo scritto: calma, calma vediamo, perché gli incidenti senza un chiaro perché prima o poi lo trovano il perché. Ecco che il conducente italiano che ha travolto questa famiglia risulta positivo alla cocaina. Ne parliamo?  Controlli antidroga scarsi e inefficaci per un garantismo esasperato che poi porta a risultati tragici. OMICIDIO STRADALE SUBITO. Nel Comunicato stampa la posizione dell’ASAPS.
 



Martedì, 12 Gennaio 2016
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