(ANSA) - ROMA, 29 GEN -
’’Chiamare in causa la Polizia stradale in un contesto di questo tipo,
sarebbe come se la Polizia stradale chiamasse in causa l’Anas per le
rapine ai caselli o ai tir". Così Giordano Biserni, presidente dell’ Asaps
(Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) risponde a chi
ha additato eventuali responsabilità della Polstrada rispetto a quanto
accaduto sull’A3 a causa della neve, assicurando ’’che gli agenti da oltre
due giorni stanno svolgendo il proprio compito in modo egregio e
continueranno a farlo, con le energie disponibili".
’’Ognuno - ha sottolineato Biserni - deve fare il proprio mestiere e
svolgere il proprio ruolo. Gli organi preposti non possono essere indicati
nella Polizia stradale, ma in chi ha il compito istituzionale di tenere
pulite le strade". Purtroppo, ha proseguito, ’’siamo in un Paese in cui in
troppi vogliono coordinare o chiedono ad altri di svolgere compiti che
invece sono propri". E, ha aggiunto, ’’a chi chiama in gioco la Polizia
stradale, ricordo che dei 29 agenti morti negli ultimi 10 anni, in 19
(ossia il 65%) hanno perso la vita proprio sulle autostrade, dove opera il
25% della Polizia Stradale". Biserni ha anche sottolineato che sull’A3
’’ci sono una quarantina di caselli liberi, cioè senza barriere".
’’Perché - ha chiesto - tutto questo non accade in Valle d’Aosta o in
Trentino? Perché lì sono attrezzati, sanno come intervenire. In questa
situazione, invece - ha proseguito il presidente dell’Asaps - anche il
coordinamento degli interventi è venuto meno e gli ordini sono stati
spesso contraddittori".
"Lo stesso problema è per la nebbia. Non è mai la Polstrada che dice
l’ultima parola sull’apertura o la chiusura delle strade", ha concluso
Biserni, sottolineando che ’’la cabina di regia deve essere riapprontata a
giorni".
’’Come sarà risarcita - ha inoltre rilevato - anche dal punto di vista
economico tutta la gente che è rimasta coinvolta in questa situazione.
Anche se non hanno pagato il pedaggio, pagano le tasse".(ANSA).
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