(ASAPS)
SANTA MARIA CAPUA VETERE – È di diciotto ordinanze
di custodia cautelare in carcere, tutte eseguite, il bilancio
dell’operazione condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria
del Compartimento Polstrada di Napoli, che ha smantellato un’associazione
specializzata nel furto e riciclaggio di veicoli rubati. I provvedimenti
sono stati firmati dal gip del Tribunale di S. Maria Capua Vetere,
e sono stati eseguiti anche in Germania, a Karlsruhe. Ci sono
voluti mesi di appostamenti, pedinamenti ed intercettazioni telefoniche,
ma alla fine i 37 aderenti al sodalizio sono stati tutti identificati.
Tra le altre cose, 10 degli arrestati erano già dietro
le sbarre per reati analoghi, accertati in flagranza di reato
nel corso delle investigazioni. In carcere è finito anche
un poliziotto, di cui non sono ancora state rese note le generalità,
ed alcuni titolari di concessionarie di auto. Nel corso dell’operazione
sono state recuperate dieci autovetture di grossa cilindrata e
circa 150 centraline elettroniche per vetture, utilizzate per
bypassare i sistemi di allarme e portare le auto rubate a destinazione.
Il sistema utilizzato dall’organizzazione per reimmettere
le auto rubate, è tra i più classici, ma la
maniera in cui è stato posto in essere rasenta la perfezione.
In sostanza l’organizzazione, dopo avere acquistato auto
gravemente danneggiate in incidenti, rubava veicoli con le stesse
caratteristiche, spesso anche con lo stesso colore ed anno di
costruzione. Per reimmettere il veicolo rubato sul mercato, venivano
utilizzate centraline elettroniche di auto rubate o incidentate,
decodificate. Gli specialisti del tarocco provvedevano poi a punzonare
il numero di telaio stampigliando quello corrispondente alla carta
di circolazione dei veicolo incidentato. Le auto rubate, tutte
di prestigio, venivano poi riportate sul mercato attraverso regolari
concessionarie del Nord Italia, della Germania e del Belgio. (ASAPS).
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