Il pirata della strada si costituisce. "Deve scontare la giusta pena"
Pistoia - «Siamo sollevate. Ringraziamo gli inquirenti e chi ha lavorato a questa indagine, anche volontariamente». La notizia che l’investitore di Giuseppe Palumbo si era costituito in serata è arrivata anche alla moglie Mirella e alla figlia Desi. «Ora si spera che sia fatta giustizia e che riceva la giusta pena», ha aggiunto proprio Mirella da casa, dopo che per tutto il giorno aveva aspettato di avere risposte.
Risposte che aveva invocato anche don Enzo Benesperi, parroco di Stazione, che ieri aveva fatto un appello al pirata della strada. «Che l’investitore si faccia avanti o perlomeno telefoni anche in modo anonimo alla famiglia dicendo tutto il suo dolore per questa morte che ha causato», aveva detto il sacerdote. Il pensiero di don Enzo era tutto rivolto alla famiglia di Giuseppe, alla figlia Desi e alla moglie Mirella. Il parroco infatti era andato ieri mattina a far loro visita trovandole prostrate dal dolore.
«Sono affrante – aveva aggiunto don Enzo prima che il pirata si costituisse – anche perché non sanno se è stato investito la sera ed è stato tutta la notte in quella fossa vicino al parco Pertini. Non sanno se era già morto oppure se è stato per lungo tempo in agonia. Per questo faccio un appello con tutto il cuore e mi auguro che la famiglia sia almeno liberata dal patema d’animo che sia stato tutta la notte in agonia. Sarebbe bene che l’investitore si presentasse anche se mi rendo conto che è difficile, forse improbabile viste le gravi conseguenze penali a cui va incontro per quello che ha fatto». Invece è stato ascoltato.
Intanto il modo in cui Giuseppe ha perso la vita continua ad addolorare vicini e conoscenti. Il pensiero di tutti va ancora a Giuseppe in quel fosso, per tante ore. In molti ieri sono andati sul punto di via Pratese dove è avvenuto il terribile impatto che l’ha ucciso. «Per me quella macchina che l’ha investito doveva andare anche a forte velocità – sostiene un vicino – per averlo scaraventato al di là del guardrail nel fosso sottostante». Tra i vicini del condominio di via Compietra c’è grande rispetto per lo strazio dei familiari e un clima di sospensione in attesa che siano resi noti i risultati dell’esame autoptico e che sia possibile così dare l’ultimo saluto a Giuseppe. «Non si sa ancora nulla - sussurra una donna all’uscita dal vicino negozio di generi alimentari – speriamo per i familiari che facciano presto». E’ il giorno del cordoglio anche alla Croce d’Oro di Montale dove Giuseppe faceva l’autista e il soccorritore e aveva tanti amici. «Quello che è accaduto a Giuseppe ci ha colpito profondamente – dice Claudio Ferri dalla sede – sono cose che fanno effetto anche quando si vedono in televisione figurarsi quando ti toccano da vicino».
di Giacomo Bini
da lanazione.it
Quando i pirati sentono il fiato degli investigatori addosso si costituiscono... non prima. (ASAPS)