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Notizie brevi 08/02/2016

Milano
Il francobollo costa troppo
La multa arriva via e-mail

La novità: notifiche via posta elettronica

La multa arriverà via posta elettronica certificata. L'idea è nata durante l'analisi dei conti delle attività dell'assessorato alla sicurezza e coesione sociale di fronte ai numeri: 38 milioni di spese postali per notificare a migliaia di cittadini la sanzione.

Un numero enorme rispetto alle previsioni: secondo i programmi di inizio anno Palazzo Marino avrebbe dovuto sborsare 23 milioni in buste e francobolli, invece ne ha spesi 15 milioni di più. Una mazzata evitabile con un piccolo accorgimento: «In effetti il problema sollevato dai consiglieri potrebbe essere risolto utilizzando la pec - ha affermato nel suo intervento il dirigente di settore presente durante la seduta della commissione consiliare competente - infatti ormai per molte attività è obbligatoria e noi potremmo fare che per i veicoli intestati a persone giuridiche la notifica venga inviata via mail visto che il valore legale della pec è riconosciuto».

Una pezza che permetterebbe un inutile salasso alle casse del Comune. Anche perché la quantità di multe non calerà di molto nel 2016: l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli afferma che l'Amministrazione prevede di incassare 30 milioni in meno di multe nel 2016. Però dopo l'aumento monstre del 2015 si tratta di bruscolini: all'inizio dello scorso anno il Comune contava di guadagnare 265 milioni, a dicembre invece si è scoperto che ne ha ricevuti 385. Un aumento secco di 120 milioni, circa 12 euro a milanese, che permetteranno a Granelli di essere ricordato come l'assessore più dedito alle multe della storia di Milano. O come assessore autovelox. Sono infatti le implacabili macchinette volute dal sindaco Giuliano Pisapia e compagni ad aver saccheggiato le tasche dei milanesi. Un bilancio comunque contestato da Fratelli d'Italia: «Per il Comune arancione il capitolo sulla sicurezza assomiglia molto di più a quello sui servizi sociali e il volontariato - attacca Riccardo De Corato - soldi per la riqualificazione dei campi nomadi, coesione sociale, pulizia delle aree, di contro ci sono delle spese fondamentali per la sicurezza dei cittadini che vengono drasticamente tagliate».

di Michelangelo Bonessa
da ilgiornale.it

Lunedì, 08 Febbraio 2016
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