Sentenza
attesa da Sicurstrada, quella della Corte Costituzionale, che
ha dichiarato illegittime le nuove norme del Codice della Strada
che hanno introdotto la patente a punti, nella parte dell’articolo
126 bis comma 2, che prevede che, in caso di mancata identificazione
del trasgressore, i punti devono esser tolti al proprietario
del veicolo, salvo che questi non comunichi, entro 30 giorni,
il nome e la patente di chi guidava in quel momento l’auto.
Già da luglio 2003 Sicurstrada aveva osservato e detto
che probabilmente la norma era illegittima, dal momento che
introduceva una disparità di trattamento tra il proprietario
di veicolo patentato rispetto a chi non lo era e che quindi
non poteva subire una decurtazione dei punti.
Numerosissimi Giudici di pace avevano inoltrato istanza di incostituzionalità
alla Suprema Corte. La sentenza ratifica quanto temevamo
e dal punto di vista giuridico è ineceppibile.
Il risultato, nei fatti, metterà in discussione l’’efficacia
della patente a punti, dal momento che il deterrente maggiore
alle infrazioni al Codice della Strada era proprio la sottrazione
dei punti. Ora per poter decurtare i punti sarà necessario
fermare ed identificare il guidatore. Attualmente il 90% circa
delle infrazioni viene rilevato a distanza, senza il fermo dell’automobilista.
I punti, quindi, che potranno essere sottratti diminuiranno,
dal momento che non si determinerà chi era alla guida
del veicolo quel determinato giorno, a quell’ora e la pubblica
amministrazione potrà quindi solo applicare la multa.
Diviene ancora più importante puntare sulla vigilanza
con l’aumento delle pattuglie in servizio di vigilanza
con il compito dell’immediata identificazione del conducente
e contestazione della sanzione.
In
questo modo si ottiene un forte e benefico effetto dissuasivo
ed educativo.
Questa sentenza mette in crisi l’impianto normativo della
patente a punti, e segue l’altra decisione della Corte
Costituzionale, relativa all’abolizione della cauzione
per poter presentare ricorso al Giudice di Pace, che ha avuto
l’effetto (visto che tanto non costa nulla) di ingolfare
la giustizia con migliaia di ricorsi con la conseguenza che
molte sanzioni vengono annullate per prescrizione.
Secondo Sicurstrada è indispensabile, per evitare
di annullare gli effetti positivi del provvedimento del luglio
2003, che secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili ha ridotto
del 5,9% gli incidenti, del 6,6% i feriti e del 10,7% le vittime,
un intervento rapido del Governo, con un Decreto Legge,
per chiudere le falle che si sono create ed intervenire
sull’adeguamento di una norma che dopo un anno e mezzo
di applicazione dimostra delle lacune che debbono essere colmate
e già segnalate da tempo dagli esperti.
Fondamentale rimane, comunque, mantenere alta l’attenzione
sul problema della sicurezza stradale, in modo da far crescere
negli automobilisti la cultura della sicurezza e del rispetto
delle regole che non debbono considerarsi come norme vessatorie
ma utili per la salvaguardia della vita umana.
Sandro
Vedovi – Segretario Generale Sicurstrada
Per informazioni : tel 0516437614, fax 0516437600