Traffico stradale, volumi in aumento
Lo stato di salute del Paese si misura anche dal “polso” del volume di traffico che si registra sulla sua rete stradale. Così, nel primo mese del nuovo anno l’Indice di mobilità rilevata del nuovo Osservatorio traffico Anas indica un incremento dei flussi di traffico pari al 4,3% rispetto a gennaio 2015. Il dato è riferito alla rete stradale nazionale di competenza Anas e si basa sulle rilevazioni di “Panama” (acronimo di Piattaforma Anas per il Monitoraggio e l’Analisi), un complesso e innovativo sistema di sensoristica in grado di registrare i volumi di traffico e le condizioni di circolazione in corrispondenza di oltre 1.150 sezioni di conteggio. In evidenza l’aumento dei volumi con punte del 6,88% e 5,78%, nell’area, rispettivamente, del Mezzogiorno e in Sicilia.
Nel confronto con il mese precedente invece si registra una diminuzione del 7% circa sulla rete stradale nazionale rispetto a dicembre 2015 con punte del -9% nell’area Sud. La causa, secondo gli analisti dell’anas, è da attribuirsi al calo stagionale del traffico di gennaio rispetto a quello del mese di dicembre quando molti automobilisti si sono messi in viaggio per trascorrere le festività lontano da casa.
Non sorprende invece (almeno quelli che lo percorrono tutti i giorni), che l’arteria più trafficata di tutta la rete stradale nazionale di 25mila km di competenza Anas, sia risultata il Grande Raccordo Anulare di Roma, con picco massimo segnato venerdì 22 gennaio con il passaggio di 163.880 mila veicoli.
Lo stesso primato il Gra l’ha ottenuto con veicoli pesanti, 9.359 mezzi per il picco massimo di mercoledì 13 gennaio (-4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
“Al Nord la strada più trafficata nel mese di gennaio 2016 – spiegano all’Anas – è stata la Strada Statale 36 nel tratto ricadente nella provincia di Lecco: venerdì 22 gennaio sono stati circa 82.500 i passaggi totali. Un dato che fa salire l’indice di mobilità rilevata dei veicoli totali al +4% rispetto al gennaio 2015. Mentre la strada del Nord dove è stato rilevato il maggior numero di passaggi dei mezzi pesanti è il Raccordo Autostradale 13, in Friuli Venezia Giulia, in prossimità del confine di Stato: mercoledì 27 gennaio è stato individuato il picco massimo con 7.440 passaggi giornalieri (-1% rispetto al gennaio 2015). Al Sud è la Strada Statale 16 “Adriatica”, in Puglia, nel tratto della tangenziale di Bari, l’arteria più trafficata: 126.264 i passaggi totali giornalieri registrati venerdì 22 gennaio (+7% rispetto a gennaio 2015). Un dato in perfetta sintonia con quello relativo ai mezzi pesanti: sullo stesso tratto stradale, mercoledì 27 gennaio i passaggi degli automezzi sono stati 8.245 (+5% rispetto a gennaio2015). In Abruzzo, inoltre, a seguito della chiusura ai mezzi pesanti di un tratto dell’Autostrada A14 per le nevicate di metà gennaio, la SS16 ha dovuto sostenere il traffico pesante della dorsale Adriatica. Significativi incrementi dei flussi sono stati registrati, in particolare, nel tratto ricadente a Nord del comune di Vasto”.
“Per quanto riguarda le Isole – concludono all’Anas – in Sicilia, è la Tangenziale di Catania la strada più trafficata: venerdì 29 gennaio sono stati registrati ben 76.776 veicoli e 4.235 mezzi pesanti. Un dato che fa balzare a +6% l’indice di mobilità rilevata dei veicoli totali rispetto allo stesso mese del 2015. In Sardegna, invece è sulla Strada Statale 131dir che si registrano i flussi più intensi: 45.047 veicoli sono stati rilevati nel comune di Cagliari martedì 5 gennaio (IMR +4%); il picco del traffico pesante è invece sulla Strada Statale 131 “Carlo Felice”, ad Oristano: venerdì 29 gennaio sono transitati 2.391 automezzi”.
Per chi è interessato a conoscere nel dettaglio i vari aspetti sui volumi di traffico, sul sito web stradeanas.it. sono disponibili tutte le infografiche e dati analitici dell’Osservatorio traffico Anas. (m.r.)
Sarà un buon segnale? (ASAPS)