Omicidio stradale, ancora ritardi
Grido d’allarme, oltreché di sdegno, da parte dell’Associazione sostenitori amici polizia stradale che denuncia l’ennesimo slittamento per l’introduzione del reato di “Omicidio stradale” nel nostro ordinamento giuridico. Se non fosse per la drammaticità dell’argomento ci sarebbe da riderci sopra ricordando magari la manzoniana vicenda dei “Promessi Sposi” quando uno dei bravi sussurrò all’orecchio del povero Don Abbondio: “questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”.
Noi invece speriamo che questa legge si possa fare, e anche il prima possibile dal momento che sulle nostre strade si continua a morire in modo impressionante. Una richiesta, quella di un’approvazione in tempi rapidi, espressa più volte da tutte le associazioni che da sempre sostengono la necessità del riconoscimento di questo tipo di reato.
“E’ sì signori, si scivola avanti – sbotta Giordano Biserni, presidente dell’Asaps – Il calendario pubblicato sul portale del Senato ci dice che fino al 25 febbraio la legge che tanto ci sta a cuore non è calendarizzata.
Poiché venerdì 26 l’aula non è riunita e poi seguono sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 febbraio, fino ad almeno martedì primo marzo di Omicidio stradale non si parlerà. In Aula! Perché sulle strade, specie nei fine settimana se ne parlerà eccome! Con il solito elenco di vittime e di soggetti che continueranno a non pagare il conto alla giustizia”.
“Capiamo l’urgenza della legge sulle unioni civili – prosegue Biserni – però non avrebbe fatto male un piccolo sforzo e dopo il martedì, mercoledì e giovedì lavorare anche un santo venerdì o sabato o magari anche il lunedì. Lo fanno in tanti e anche nei week end, specie gli agenti e carabinieri, sanitari del 118 e VF. Sì sarebbe bello che anche gli ubriachi o drogati o i pirati provocassero incidenti solo tre giorni a settimana… invece la settimana della violenza omicida produce danni sette giorni su sette… sempre… Capite per questo, signori senatori, perché siamo piuttosto perplessi per non dire peggio? Ovviamente l’Asaps terrà il conto dei tanti Omicidi stradali che nel frattempo si verificheranno sulle strade, così solo per capire quali sono le conseguenze di questo andamento lento”. (m.r.)
La preoccupazione dell’ASAPS rilanciata da Repubblica.it/motori