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Notizie brevi 24/01/2005

Catania - Mafia: omicidio Agente Penitenziario a Catania,tre ergastoli.
Deciso dal Clan Laudani per dare un esempio

Mafia: omicidio Agente Penitenziario a Catania,tre ergastoli.
Deciso dal Clan Laudani per dare un esempio

(ANSA) – CATANIA – La corte d’Assise ha condannato all’ ergastolo il boss Giuseppe Maria Di Giacomo e due presunti affiliati alla stessa "famiglia" mafiosa, Giuseppe Ferlito e Vittorio La Rocca per l’omicidio dell’assistente capo della polizia penitenziaria di Catania Luigi Bodenza che fu assassinato il 25 marzo del 1994. Secondo l’accusa, la vittima venne uccisa da esponenti della cosca Laudani per intimorire gli agenti penitenziari che lavoravano nella casa circondariale di piazza Lanza. La Corte, presieduta da Antonio Majorana, ha anche inflitto 16 anni e sei mesi di reclusione ai collaboratori di giustizia Alfio Giuffrida e Salvatore Troina, ex esponenti della cosca Laudani che hanno svelato movente e dinamica del delitto. I giudici hanno, invece, assolto altri due imputati: Matteo Di Mauro e Angelo Lo Giudice. L’accusa in aula era stata sostenuta dal PG Gaetano Siscaro. Il procedimento ha trattato anche altri quattro omicidi: quelli di Luca Illuminato (ucciso a Trecastagni il 15 dicembre del 1992), di Carmelo Stefano Pace (Catania, 6 marzo del 1993), di Santo Virgillito (Acitrezza, 4 settembre 1992), e di Delfino Bergamo (Catania, 25 giugno 1993). Contestato anche il tentato omicidio di Rosario Torre, Acicatena 3 agosto 1994. Di questo era accusato Angelo Lo Giudice che invece è stato assolto con la formula "per non avere commesso il fatto". La sentenza sull’omicidio Bodenza è giunta a conclusione di un lungo iter giudiziario: subito dopo il delitto furono indagati Salvatore Cristaldi e Maurizio Avola, quest’ultimo è un collaboratore di giustizia con il quale l’assistente capo della polizia penitenziaria. La loro posizione fu però archiviata durante la fase delle indagini preliminari. Il fascicolo fu avocato dalla Procura generale e riaperto dopo le dichiarazioni di altri collaboratori, tutti del gruppo dei Laudani, tra i quali due degli odierni imputati Alfio Lucio Giuffrida e Salvatore Troina. (ANSA).



Lunedì, 24 Gennaio 2005
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