QUINTA NOTA INTERPRETATIVA DELL'ANCI IN ATTESA DI UN DECRETO SULLE SANZIONI DA ECCESSO DI VELOCITÀ CHE TARDA AD ARRIVARE
E’ relativa alla ormai cronica assenza del Decreto previsto dall'art. 25 della Legge nr. 120/2010, quello che avrebbe dovuto attuare la devoluzione di metà dei proventi dei Comuni delle multe per eccesso di velocità agli enti proprietari delle strade e altre importanti novità sulla trasmissione delle relazioni al Ministero dei Trasporti
È arrivata, puntuale, la quinta nota interpretativa dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani sulla ormai cronica assenza del Decreto previsto dall'art. 25 della Legge nr. 120/2010, quello che avrebbe dovuto attuare la devoluzione di metà dei proventi dei Comuni delle multe per eccesso di velocità agli enti proprietari delle strade. Nel medesimo atto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, di concerto con il Ministro dell'Interno, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, doveva essere approvato il modello di relazione annuale degli enti locali, nella quale erano indicati l'ammontare dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie di propria spettanza e gli interventi realizzati a valere su tali risorse; dovevano altresì essere definite le modalità di trasmissione in via informatica delle stesse relazioni. Nel decreto andavano ancora indicate le modalità di versamento dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie agli enti ai quali spettano, e dovevano essere previste le modalità di collocazione e uso dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni.
Il decreto doveva vedere la luce entro il 28 luglio 2012 (90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. nr. 16/2012), ma come una ventina di altri decreti previsti dalla legge nr. 120/2010, tutto si è fermato. Un lunghissimo parto.
L'Anci fin dal 2012, annualmente, ha emesso note interpretative per i Comuni e di conseguenza per le Polizie Locali, visto il caos normativo e il tunnel in cui si era infilato il legislatore. La prima nota è stata pubblicata il 5 giugno 2012, la quinta e ultima a fine febbraio 2016. Nella nota allegata, l'Anci ribadisce le proprie posizioni: in linea con le precedenti note, non ritenendo abrogato il comma 3 dell'art. 25 della legge 120/2010, l'applicabilità della norma è riferita solo dall'esercizio finanziario successivo a quello di emanazione del Decreto Interministeriale citato (per cui se fosse pubblicato nel 2016, solo dal 2017). Rimane la necessità di accantonare i proventi riferiti all'anno 2016, come indicati da alcuni pareri delle Sezioni Regionali della Corte dei Conti, con i vincoli sulle entrate per la parte destinata agli enti proprietari strade nelle more del decreto, con l'obbligo di una gestione separata dei proventi delle sanzioni amministrative di cui all'art. 142 CdS.
Non dovrà essere osservata alcuna incombenza circa la trasmissione delle informazioni al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, mancando il supporto informatico.
Gli addetti ai lavori vorrebbero però sapere dov'è finita la bozza del decreto che era stata predisposta tra il 2013 e il 2014, perché non è più accettabile un simile ritardo.
*Comandante Polizia Municipale di Verona
Torniamo su quella legge 120/2010 ancora orfana di circa 20 decreti previsti da quella importante norma. (ASAPS)