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Francia, annus horribilis per i bambini sulle strade: 86 vittime e 4.295 feriti nel 2015
L’associazione Prévention Routière promuove un manifesto on-line di 5 punti: abbassate l’IVA sui seggiolini e mettiamo bande riflettenti sulle cartelle
L’appello agli enti territoriali: abbassate i limiti urbani a 30 all’ora

Questa non è un’esercitazione. È il 7 settembre 2015 e Casey Lessard, vigile del Fuoco del Mississippi, attende l’arrivo dell’elicottero dopo aver stabilizzato un bambino di 6 anni investito da un’auto. (foto Twitter/@9NewsLA)

(ASAPS) PARIGI, 29 febbraio 2016 – Sono 86 i bambini morti sulle strade di Francia nel corso del 2015: lo rivela uno studio dell’associazione Prévention Routière, che ha tenuto il conto anche dei piccoli rimasti feriti, in tutto 4.295. È nato così uno straziante appello, che l’associazione rivolge ai poteri pubblici, chiedendo con fermezza di azzerare il tragico bollettino, lanciando uno slogan che possiamo fare anche a meno di tradurre, tanto è semplice: “Zéro enfant tué sur les routes de France”. La parola d’ordine è “mobilizzazione” e così, sul sito della Prévention Routière, è apparso un manifesto che può essere sottoscritto da chiunque desideri condividere 5 punti:
1. Abbassare l’IVA (che in Francia si chiama TVA) dal 20 al 5,5% per l’acquisto di seggiolini auto. Proposta che l’ASAPS aveva già avanzato per l’Italia già 4 anni fa. Inascoltata.
2. L’obbligo di dotare i nuovi veicoli di sistemi di anticollisione per i pedoni (radar, sensori e similari);
3. L’obbligo di abbassare a 30 km/h i limiti massimi di velocità in tutte le aree urbane in cui vi sia, per qualsiasi ragione, una concentrazione sensibile di bambini;
4. La messa in sicurezza di tutti i passaggi pedonali, prevedendo nuovi sistemi di visibilità, nuove zebrature e apponendo linee d’arresto ad almeno un metro dalle strisce;
5. L’obbligo di apporre bande retroriflettenti su cartelle e zaini.

La Prévention Routière lavora già da tempo a campagne per  prevenire il rischio di incidenti a ciclisti, pedoni e passeggeri di veicoli under 12, promuovendo studi per la sicurezza dei bambini e ideando anche app per gli smartphone capaci di insegnare ai giovanissimi come sopravvivere nel reticolo urbano, cresciuto a dismisura per loro e forse anche per gli adulti. Il 2016 sarà l’anno nel quale l’associazione metterà in campo tutte le proprie forze per prendere per mano i bambini r riportarli sani e salvi a casa, ogni giorno.

Precisiamo qui che secondo l’Osservatorio dell’ASAPS i bambini da 0 a 13 anni che hanno perso la vita sulle strade nel corso del 2014 sono stati 65 (36 femmine e 29 maschi), 13 in più rispetto al 2013, +25% e 1.256 sono rimasti feriti in 997 incidenti significativi, 33 erano trasportati in auto (51%), 3 sulle moto, 4 ciclisti e 25 a piedi.
Fino a 5 anni la fascia più a rischio con 32 vittime. Nei centri abitati il maggior numero di incidenti e di decessi dei piccoli.
A giorni forniremo i dati del 2015 che, fortunatamente, sembrano in miglioramento. (ASAPS)
 

 


Incidenti ai bambini. La Francia si accorge del grave problema e partono le prime proposte. I dati dell’Italia. (ASAPS)

Lunedì, 29 Febbraio 2016
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