Gite scolastiche, docenti poliziotti. Il ministero: controllate bus e autisti
«Non siamo agenti». Lo sdegno dei presidi contro la nuova circolare
Milano - Spetterà ai docenti controllare lo stato psicofisico del conducente del pullman, se beve o si fuma qualcosa di troppo, e la velocità tenuta in autostrada. E ancora pneumatici, luci e specchietti del veicolo. Professori-vigili e professori-carabinieri. Questo sembra imporre il vademecum allegato alla nuova nota del ministero dell’Istruzione per fornire le «indicazioni sulle modalità di organizzazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione», girata dagli Uffici scolastici regionali alle proprie scuole. Lombarde comprese.
Un testo elaborato dalla Polizia stradale nell’ambito del Protocollo d’intesa siglato con il ministero dell’Interno. Un regolamento «per viaggiare in sicurezza» che ha fatto saltare sulla sedia dirigenti e insegnanti. Dopo una tirata d’orecchi sulla «scelta dell’impresa di trasporto, troppo spesso condizionata da considerazioni di ordine economico» e che invece deve «contemperare le esigenze di risparmio con le garanzie di sicurezza», il vademecum ministeriale dà alcune dritte sull’«idoneità e condotta» del guidatore. Oltre a patente e carta di qualificazione, da chiedere come sempre preventivamente alle agenzie, «nel corso del viaggio» è richiesto ai docenti «accompagnatori» di «prestare attenzione al fatto che il conducente di un autobus non può assumere sostanze stupefacenti, psicofarmaci, né bevande alcoliche». Inoltre, anche se «l’idoneità del veicolo è attestata dalla revisione annuale, il cui esito è riportato sulla carta di circolazione, in maniera empirica si dovrà prestare attenzione alle caratteristiche» del mezzo: «l’usura pneumatici, l’efficienza dei dispositivi visivi, di illuminazione, dei retrovisori».
E ancora: «Più semplice è probabilmente prestare attenzione alla velocità tenuta: 80 km all’ora fuori dal centro abitato e 100 in autostrada». Prossimamente, magari, anche un blocchetto per le multe da portarsi nel bagaglio. «Mettono in capo ai docenti responsabilità fuori della loro portata – taglia corto Domenico Squillace, dirigente del liceo scientifico Volta di Milano – perché non possono mica controllare se durante la sosta in autogrill l’autista beve o assume stupefacenti. Quando ci chiederanno di controllare anche i piloti d’aereo e i macchinisti dei treni?». Per Agostino Miele, presidente dell’Associazione nazionale presidi Milano, «c’è il rischio che nessuno si offra più per andare in viaggio insieme ai ragazzi». La dirigente del milanese Torricelli riscontra «di non avere mai avuto problemi. Basta affidarsi a tour operator seri. Mi sembra comunque una comunicazione ridondante. Ho l’impressione che si voglia sempre trovare qualcun altro cui demandare le responsabilità». Se Mario Parabiaghi, del liceo Legnani di Saronno (Varese) nota che «sarebbe una sorveglianza improponibile per le scuole», per Leonardo Russo, a capo dell’Isis Galli di Bergamo, «tutto questo sembra un po’ assurdo. Io da preside ci vado tutt’ora in gita e già dobbiamo badare ai nostri ragazzi. Piuttosto che chiedere a noi, la polizia faccia più controlli».
di Luca Salvi
da ilgiorno.it
>CIRCOLARE
Viaggi di istruzioni e visite guidate
>Vademecum per viaggiare in sicurezza elaborato dalla Polizia Stradale
CARO PROF ORA FACCIA ANCHE IL POLIZIOTTO!
Crediamo che i dirigenti e gli insegnanti abbiano abbastanza ragione a lamentarsi. Ora si devono inventare anche poliziotti per fare tutte quelle verifiche!
Siamo del parere che ognuno debba fare (bene) il proprio mestiere! La circolare del MIUR e il Vademecum elaborato dalla Polizia Stradale delegano alcuni compiti di verifica agli accompagnatori, cioè gli insegnanti stessi...
Questi prima della partenza dovranno “in maniera empirica” prestare attenzione agli pneumatici, luci e specchietti del veicolo. Durante il viaggio dovranno controllare che il conducente non consumi alcolici, non assuma sostanze stupefacenti, non fumi, non usi apparecchi radiotelefonici. Inoltre dovranno “prestare attenzione” alla velocità tenuta dal mezzo. C’è da domandarsi se agli insegnati rimarrà il tempo anche per vigilare i bambini!
A nostro parere sono necessarie le verifiche professionali alla partenza (e presso le aziende) e nei percorsi durante il viaggio per le eventuali manifeste irregolarità alla guida, per questo servono agenti in divisa su strada. Ma sono sempre più rari!
Il presidente della Associazione nazionale dei presidi afferma «c’è il rischio che nessuno si offra più per andare in viaggio insieme ai ragazzi». Ecco un modo per mettere in ulteriore crisi il sistema delle gite scolastiche con le conseguenze economiche immaginabili per le aziende e per i posti di lavoro. (ASAPS)