I
disagi verificatisi sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria
tra il 25 e il 29 gennaio sono da imputare all’eccezionalita’
delle condizioni metereologiche e al comportamento scorretto
dei conducenti dei mezzi pesanti. Questa, in sostanza, la linea
adottata dal presidente dell’Anas, Vincenzo Pozzi, nell’audizione
alla Commissione lavori pubblici e trasporti del Senato. "Appare
evidente - ha detto Pozzi - che la principale causa degli avvenimenti
di cui oggi si parla e’ stata l’eccezionalita’ dell’evento nevoso,
che e’ stato intenso, durevole nel tempo ed esteso su un lungo
tratto montano, collinare e costiero. Purtroppo - ha aggiunto
Pozzi - l’altra causa principale della situazione critica che
si e’ creata e’ rappresentata dal comportamento scorretto, o
se volete irresponsabile, di quegli autisti dei mezzi pesanti
che, pur consci dell’obbligo di catene ed anche osservando la
nevicata in atto, si sono comunque avventurati in autostrada
senza catene". Ma il presidente dell’Anas ha voluto sottolineare
anche "il comportamento non corretto di quanti si sono
affiancati in corsia di sorpasso, bloccando completamente l’autostrada
a tutti i mezzi e precludendo quindi l’intervento di soccorso".
Pozzi ha smentito il ricovero di persone assiderate e ha precisato
che "nessun automobilista o autotrasportatore ha passato
la notte sull’autostrada se non per sue esplicita volonta’.
Comunque, anche se sull’autostrada, perche’ non intedeva lasciare
il suo mezzo di trasporto, e’ stato assistito". Secondo
Pozzi l’emergenza neve che ha visti impiegati 1.095 uomini e
570 mezzi operativi a cui si devono aggiungere i 255 uomini
e i 50 mezzi impiegati sulla A3 "non ha causato ne’ morti
ne’ feriti a differenza di quanto avvenuto in altri Stati europei
che hanno patito la stessa critica situazione". Il presidente
dell’Anas ha voluto inoltre sottolineare che "la Salerno-Reggio
Calabria presenta consistenti elementi di vulnerabilita’ rispetto
alla maggioranza delle altre tratte autostradali italiane ed
europee".