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Notizie brevi , News 12/03/2016

Gionatan, primi risarcimenti. Dal giudice 125 mila euro

Si tratta di una provvisionale in attesa di entrare nel merito della causa

di ANDREA COLOMBARI
Gionatan Lasorsa

Ravenna, 11 marzo 2016 - Ci sono 50 mila euro a testa per i genitori e 25 mila per il fratellino. In totale 125 mila euro: è la provvisionale che il giudice Massimo Vicini ha assegnato per la morte di Gionatan Lasorsa, il bimbo di nemmeno tre anni falciato sotto casa sua a Ponte Nuovo la notte del 22 giugno 2014 da una Mercedes Clk bulgara poi dileguatasi.

Una somma che l’assicurazione chiamata in causa dovrà immediatamente sborsare in attesa che il tribunale civile ricostruisca di nuovo gli ultimi istanti di vita del bimbo.

Si tratta del primo, anche se parziale e prudenziale, risarcimento che viene riconosciuto per la morte del piccolo. Perché fin qui ai suoi genitori non erano stati dati nemmeno i soldi per il funerale. L’assicurazione bulgara che copriva la Mercedes, non ha infatti mai tirato fuori un euro.

Così l’avvocato Manuela Mengucci per conto dei familiari di Gionatan, aveva dovuto chiamare in causa per un totale di oltre quattro milioni di euro di risarcimenti sia l’ufficio delegato in caso di sinistri di auto straniere, l’Uci di Milano, che l’uomo che era al volante della Mercedes, il 38enne camionista Dimitrov Krasimir Denchev. Il legale aveva anche chiesto una provvisionale, ora soddisfatta, per potere sostenere almeno le spese di causa.

PER LA MORTE di Gionatan, la giustizia penale da tempo ha già definito tutto: il bulgaro, arrestato dalla polizia a 48 ore dai fatti nel suo domicilio di Lido Adriano, ha patteggiato due anni nove mesi e 10 giorni di carcere e 400 euro di ammenda per omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebrezza.

Il gip gli ha anche inflitto sette anni e mezzo di sospensione patente, il massimo. Del resto secondo la procura, aveva investito il piccolo sotto agli occhi dei genitori e del fratellino in prossimità delle strisce e lo aveva trascinato per 120 metri.

Sul fronte civile, l’assicurazione milanese è invece intenzionata a dare battaglia per riscrivere la dinamica dell’accaduto sostenendo che Gionatan non dovesse attraversare da solo e all’improvviso.

E che a impedire l’adeguata visuale al bulgaro, soprattutto in ragione della statura del bimbo, ci fosse stata un’auto parcheggiata in sosta vietata. Veicolo che tuttavia, da un rapido esame del video delle vicine Poste, si trova in posizione tale da non ostacolare la visuale. Prossima udienza a fine giugno.


fonte: ilrestodelcarlino.it


GIUSTIZIA PER GIONATAN!!
Un primo piccolo segnale di giustizia per la famiglia del piccolo Gionatan. L’assicurazione del pirata bulgaro fin’ora ha negato ogni diritto al risarcimento e c’è da scommettere che resisterà ancora. Ma la famiglia non deve essere lasciata sola!
(ASAPS)
 

 

Sabato, 12 Marzo 2016
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