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Notizie brevi 01/02/2005

L’Offensiva della Polizia Stradale al crimine: insieme ai duri colpi al traffico di auto, ora gli Sherlock Holmes del centauro alzano il tiro: stroncato una organizzazione dedita al furto e riciclaggio Harley Davidson

L’Offensiva della Polizia Stradale al crimine: insieme ai duri colpi al traffico di auto, ora gli Sherlock Holmes del centauro alzano il tiro: stroncato una organizzazione dedita al furto e riciclaggio Harley Davidson
(ASAPS) – Abbiamo ricevuto, proprio in queste ore, i rpetutii messaggi di un signore apparentemente istruito, che ha lamentato l’inefficienza della nostra Specialità, lo scarso impegno sul lavoro (chiamiamolo così), e l’uso disinvolto del solo autovelox, che ha apertamente negato il dolorosissimo prezzo di sangue che la Polizia Stradale ha pagato per il mantenimento della legalità e per la sopravvivenza sulla strada. A questo crudele signore, ed a quelli che la pensano come lui, suggeriamo la lettura di questo articolo, tratto dalla sintesi di un giorno di lavoro sulle strade italiane da parte di chi, a testa bassa, ha difeso anche lui dagli assalti della criminalità o dalla ordinaria violenza stradale. Quando stasera spegnerà la luce, si ricordi che tanti uomini e donne, in divisa, sono là fuori a proteggerlo, e che non esitano ad arrestare anche chi cospira contro la legalità, in divisa.

Il navigato Sostituto Commissario, che comandò un reparto autostradale della Liguria, che ha contribuito all’istituzione della Terza Divisione presso il Servizio Polizia Stradale, e che oggi è tornato in prima linea comandando la sottosezione Autostradale di Cosenza Nord, ha finito da poco di impartire le ultime disposizioni a oltre 300 uomini della Specialità, entrati in azione in tutta Italia alle prime luci dell’alba. È un fine investigatore, l’alto sottufficiale, che non ha mancato l’appuntamento con l’indagine di qualità, cogliendo quello spunto investigativo arrivato in ufficio nella cartella di uno dei suoi uomini migliori e sviluppato in lunghi mesi di indagini, di sudore speso con i suoi collaboratori a spulciare migliaia di carte, a prendere contatti con i duri di Scotland Yard, dell’FBI o della Polizia Federale Canadese.
Alla fine, il GIP di Cosenza, ha ratificato il suo lavoro, consegnando al Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini 19 ordinanze di custodia cautelare in carcere, da eseguire subito, all’istante. Il tempo perso non esiste in quel cervello che fuma teoremi e poche ore dopo l’intera Specialità attende il suo via libera. Il sole non è ancora sorto, quando dalla Terza Divisione di Roma parte il segnale. In un attimo 300 uomini della Polizia Stradale entrano in azione e cominciano ad eseguire le catture. A finire in carcere i direttori di un’associazione a delinquere spaventosamente radicata, dai robusti contatti con la criminalità organizzata, e specializzata nel furto e riciclaggio di Harley Davidson. Proprio così: ladri di moto… gente in grado di infiltrarsi nel mondo dei bikers, capace di trafugare quei sogni cromati e scoppiettanti da 20mila euro ciascuno, quando non di più, e farli sparire per sempre, salvo poi reintrodurli con un fine stratagemma in una normale rete di vendita, costituita in larga parte da commercianti complici o consenzienti. Il trucco era proprio quello: le Harley rubate venivano taroccate e munite di nuovi numeri di telaio apocrifi, di carte di circolazione e targhe false, soprattutto statunitensi, canadesi o inglesi. Con quelle finte nazionalizzazioni, i delinquenti riuscivano a immatricolare le costosissime moto in Italia, facendo finta che provenissero davvero dall’estero. Il puntiglio di un agente della Polizia Stradale, però, ha incrinato per sempre quell’ingranaggio perfetto, oliato e collaudato, che andava avanti da anni. Un numero riprodotto male sul canotto di un’Harley, i primi dubbi, poi i riscontri e infine la verità. L’investigatore e i suoi collaboratori hanno fatto il resto e dopo mesi di lavoro durissimo, appoggiandosi alle Polizie Stradali di mezza Italia, come quella Toscana, Lombarda, di Macerata o di La Spezia, e di altre ancora, hanno chiuso il cerchio: nel giro di poche ore oltre 300 motociclette di altissimo valore sono state sequestrate, 19 persone sono finite in carcere e diverse altre decine sono state sottoposte a perquisizione domiciliare.
Tra gli arrestati ci sono tre funzionari degli uffici di Motorizzazione civile di Cosenza, Reggio Calabria e Macerata ed un assistente della Polizia di Stato. Proprio così, anche uno con la divisa. Niente sconti per nessuno. Gli altri sono titolari di concessionarie per la vendita di moto ed automobili e di agenzie per il disbrigo di pratiche auto. La base operativa era a Castrovillari, e da qualche tempo i crescenti guadagni avevano convinto i delinquenti a guardare oltre le semplici moto, e già da mesi avevano cominciato ad importare altri sogni americani, tutti rubati. Si tratta dei potenti Hummer, o di altri poderosi fuoristrada, importati illecitamente dagli Usa dopo una tappa canadese. Ma a proposito di investigatori, un altro durissimo colpo alla criminalità organizzata è stato inferto da Questure e Compartimenti della Polizia Stradale di mezza Italia. Altre 29 ordinanze di custodia cautelare sono state infatti eseguite tra le province di Matera, Foggia e Torino contro un gruppo criminale che riciclava auto rubate mediante la forniture di documenti falsi. La holding del crimine aveva deciso di percorrere il giro al contrario, rubando auto di grossa cilindrata e veicoli industriali al Sud, soprattutto tra la Basilicata e la Campania, reimmettendoli sul mercato del Nord Italia, e in special modo in Piemonte.
A Matera, Foggia e Bari, sono finite in carcere 17 persone, mentre sono stati sequestrati numerosi capannoni industriali e due grosse autodemolizioni nella provincia foggiana. A Torino, invece, gli uomini della PG hanno chiuso 12 manette, ma oltre alle auto rubate sono stati trovati anche ingenti quantitativi di droga. Questo per la PG. Ma non sfugge nemmeno il cospicuo bilancio degli arresti in flagranza di reato. In redazione è giunta notizia del bottino della Sottosezione Autostradale di Arezzo, che nel giro di poche ore ha arrestato 4 persone: due napoletani sono finiti in carcere alle prime ore del mattino, sorpresi da una pattuglia mentre stavano effettuando un trasporto di CD musicali e DVD riprodotti illegalmente. Nel pomeriggio, invece, due nordafricani sono stati trovati in possesso di sigarette di contrabbando. Una giornata da leoni. Leoni con gli stivali. (ASAPS).






Martedì, 01 Febbraio 2005
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