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Incidente in Spagna
Quella domanda che ti aspettavi e che non è arrivata

Dopo il lancio del nostro CS sono state numerose le interviste che sono state fatte agli addetti ai lavori. Diverse anche a chi scrive. Devo dire sinceramente che mi aspettavo una domanda su tutte: ma se fosse successo in Italia con la legge sull’Omicidio stradale  cosa avrebbe rischiato quel conducente?
Risposta: niente. O meglio niente di più di quello che si rischia già oggi per l’ipotesi dell’Omicidio colposo di cui all’art. 589 comma 2 del C.P., quando il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale.

In questo caso infatti il conducente è risultato negativo ai test sul consumo di alcolici o stupefacenti (in questa circostanza per la verità la risposta è stata molto veloce) né emergono violazioni del CdS riconducibili alla legge italiana sull’Omicidio stradale appena approvata.
Quindi un incidente, probabilmente da addebitare al solito classico colpo di sonno, sfugge a questa nuova normativa. Ma andiamo un po’ più a fondo con una ipotesi – sia chiaro – solo teorica. E se quel conducente avesse superato i tempi di guida e saltato le ore di riposo? O peggio se il cronotachigrafo del mezzo fosse stato “taroccato”?  Oltre le violazioni previste dagli articoli 174 e 179 del CdS, non sarebbe conseguita poi nessuna altra conseguenza di carattere penale.

Come abbiamo scritto nel nostro comunicato lanciato dopo il tragico incidente: qui si arriva al paradosso che un conducente che non risulta essere ebbro o sotto l’effetto di stupefacenti e che non abbia violato specifiche gravi norme di comportamento,  non risponderà di omicidio stradale nelle nuove ipotesi aggravate anche se sta guidando da 20 ore consecutive (come a volte accade) o se ha sistematicamente saltato i tempi di riposo giornaliero o settimanale o addirittura se viaggia con il cronotachigrafo che registra falsi dati.
Ecco questa è una riflessione che ci ha posto e ci pone degli interrogativi. A questo punto si rende assolutamente necessaria una modifica al CdS che preveda sanzioni adeguate per chi non osserva i tempi di guida o i turni di riposo o addirittura viaggia col cronotachigrafo “taroccato”, sanzioni pesanti ma soprattutto all’impresa titolare del trasporto. Ovviamente è indispensabile una più fitta rete di controlli su strada e poi in azienda.

Non posso concludere questa riflessione sul tragico incidente del pullman spagnolo senza porre altre due domande. Ma quel sistema di ritenuta dell’autostrada era adeguato? Dopo una sbandata il Pullman ha superato le barriere con molta facilità, troppa! In televisione abbiamo visto un banale guardrail ad un’unica onda... superato come un pacchetto di burro. E una domanda infine piuttosto dura, ma le cinture di sicurezza c’erano sul mezzo ed erano utilizzate? Perché presumiamo che diversi corpi delle ragazze possano essere stati proiettati all’esterno dopo lo schianto.
Forse alcune domande non avranno risposta, ma mi è sembrato giusto pormele.

Giordano Biserni
ASAPS

 

 


Alcune domande: ma se un incidente simile fosse accaduto in Italia con la nuova legge sull’Omicidio stradale cosa sarebbe accaduto?
E quel guardrail l’avete visto bene? Sottile e con un’unica onda.  Quasi nessuno ci ha dato notizie se su quel mezzo fossero montate le cinture di sicurezza e se fossero state usate. (ASAPS)

Giovedì, 24 Marzo 2016
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