Morte Jhonny Morelli: autista patteggia 2 anni
Due anni con pena sospesa. Questa la condanna patteggiata dall'autista della ex Gtm ora Tua, nell'ambito del processo per la morte di Johnny Morelli, il 30enne di Cepagatti morto l'11 giugno 2014 per un terribile incidente stradale avvenuto lungo Corso Vittorio Emanuele, all'altezza di Piazza Duca.
L'autista ha anche avuto il ritiro della patente per due anni. L'accusa è di i omicidio colposo e di lesioni personali colpose. L'uomo stava guidando l'autobus 7C proveniente da San Silvestro, e dopo il ponte Risorgimento non si è fermato al semaforo ed ha svoltato con il rosso verso via Caduta del Forte. In quel momento sopraggiungeva Morelli che viaggiava a bordo della sua moto con una 26enne, rimaste ferita.
Troppo violento l'impatto, considerando che l'autista non ha nemmeno dato la precedenza al tatuatore. Il 30enne è morto sul colpo. Fondamentali per le indagini, le immagini delle telecamere presenti all'interno dell'autobus e la mappatura dei semafori.
L’autista dell’autobus, secondo l’articolo, attraversò l’incrocio con il rosso. Con la legge sull’omicidio stradale la pena sarebbe andata da 5 a 10 anni e la revoca della patente per 10 anni. (ASAPS)