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Posta 01/04/2016

"Sette anime" di F.P. a nome del Laboratorio di lettura e scrittura creativa della Casa di reclusione di Milano-Opera

Carissimi,
ricevo in data odierna tramite la responsabile del laboratorio di scrittura del Carcere di Opera, questo scritto di F.P. , un detenuto con il quale lo scorso anno avevo affrontato tutti gli incontri di giustizia riparativa del Progetto "Sicomoro"  .-
 
F. mi ha voluto far pervenire questo scritto poichè e' rimasto sconvolto dalla notizia delle 7 ragazze italiane  morte nell'incidente stradale in Spagna dello scorso 21 Marzo.

F. che per me è ora un amico  con il quale ci confrontiamo spesso per via epistolare, chiede di rendere pubblico questo suo scritto e, per me, Mamma di Vittima della Strada, e' stato particolarmente  emozionante ricevere una cosi' alta espressione di solidarieta' e di empatia verso coloro che perdono la loro vita nelle stragi stradali.-


Vi chiedo di dare massima diffusione a questo scritto che mi pare, tra l'altro , anche di estrema bellezza.


Grazie infinite

 

Elisabetta Cipollone

 

 

Sette anime
 
Sette anime (Catalogna, 21 marzo 2016)

All’imbrunire di questo primo giorno di primavera osservo il cielo dalla griglia del mio spazio metallizzato.

Penso al tepore dei giardini di marzo, ai campi appena sbocciati e a un’altra stagione da vivere dietro le quinte.

Poi uno schiaffo ferisce il mio cuore.

Gli occhi fissano alla televisione sette fiori prematuramente strappati a una terra impoverita.

Mi chiedo: “Perché piango?”. Non vi conoscevo, non sapevo nulla delle vostre vite. Eppure sono qui a scrivere di voi.

Penso a chi non si rassegnerà mai a non sentirsi più chiamare “Papà”, “Mamma”; sentirsi sussurrare “Ti voglio bene”; incrociare il vostro sorriso; gradire il tatto delle vostre mani; inabissarsi nel colore dei vostri occhi; apprezzare il peso di un corpo che riempiva le case al ritorno da una breve vacanza.

Come affrontare adesso la quotidianità?

Stanze, armadi pieni d’indumenti, pareti imbastite di foto invocheranno le vostre presenze mentre il tempo si fermerà per la memoria.

Si cercherà dai vostri radiosi profili di coronare un inutile sogno: ascoltare due parole… “Sono qui”… per capire che era solo un incubo. Quando invece proprio l’incubo era all’inizio. E dopo questa Santa Pasqua non vi saranno resurrezioni.

Sette anime: eravate lì solo per iniziare a costruire il vostro credo, realizzare il cielo degli ideali. Ma da oggi troppo presto siete lassù ad accompagnare per l’eternità chi vi ha dato la vita, stimate, amate.

Appunto, l’eternità: un mare nel quale un detenuto, ma pur sempre un uomo, un padre, ha versato una lacrima d’inchiostro intriso di dispiacere per voi.

Elisa V., Lucrezia, Elena, Francesca, Serena, Elisa S. Valentina… Sette angeli, Sette anime che saranno lì a ricordarmi di voi quando alzando gli occhi al cielo ammirerò i sette colori dell’arcobaleno.

F.P. a nome del Laboratorio di lettura e scrittura creativa della Casa di reclusione di Milano-Opera
 
 


Riceviamo da Elisabetta Cipollone, madre di Andrea una giovanissima vittima della strada, la testimonianza di un detenuto del Carcere di Opera che ha dedicato un suo ricordo alle 7 ragazze italiane morte tragicamente nell’incidente stradale accaduto il 21 marzo scorso in Spagna. Il titolo è Sette anime. (ASAPS)

 




Venerdì, 01 Aprile 2016
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