OMICIDIO STRADALE
Sfatiamo l’allarme delle probabili ondate di diverse centinaia di arresti
Secondo l’Osservatorio ASAPS gli arresti obbligatori in un anno non saranno più di 100-150
Crediamo sia arrivato il momento di smontare l’allarme che ha aleggiato su qualche organo di informazione e nelle dichiarazioni di alcuni politici o addetti ai lavori, con la previsione a seguito della legge sull’Omicidio stradale di numerosi arresti per sinistri gravi, secondo alcuni nell’ordine di diverse centinaia.
Le cose non stanno esattamente in questo modo e l’allarme lanciato appare veramente eccessivo e immotivato. E’ noto che l’arresto obbligatorio è previsto solo per le ipotesi più gravi di Omicidio stradale, cioè per quei casi in cui il conducente che provoca la morte di una o più persone sia ebbro alla guida con un valore alcolemico superiore a 1,5 g/l o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, o ancora se sia ebbro con un valore superiore a 0,8 g/l nei soli casi in cui si tratti di conducente di un veicolo adibito al trasporto pubblico di persone o un autocarro di peso superiore a 35 q.
Ebbene sulla base dei dati già preventivamente raccolti dall’Osservatorio il Centauro – ASAPS per gli anni 2014 e 2015, emerge che le ipotesi estreme e più gravi archiviate portano ad una cifra totale che si fermerà fra 100 e 150 arresti obbligatori, ai quali si potranno aggiungere alcune decine di conducenti di veicoli adibiti al trasporto pubblico di persone e veicoli pesanti, nel caso abbiano superato al momento dell’incidente il valore alcolemico di 0,8. E’ più difficile invece quantificare i possibili arresti facoltativi (quasi tutti ai domiciliari) nelle diverse ipotesi di omicidio previste dalla nuova legge.
Secondo l’ ASAPS l’entrata in vigore della legge dal 25 marzo scorso, esplica già un suo valore deterrente. Per questo il numero di omicidi stradali dovrebbe diminuire e di conseguenza anche quello degli arresti obbligatori al di là delle più negative previsioni avanzate all’atto dell’approvazione della legge .
D’altra parte la previsione dell’ASAPS sembra essere confortata dal fatto che già nei primi 10 giorni dall’entrata in vigore della legge, esodo pasquale compreso, non è stato ancora eseguito un solo arresto obbligatorio. Gli unici arresti effettuati dalle forze di polizia, nell’ordine di alcune unità, sono scaturiti sulla base nella nuova normativa vigente per i soli casi di arresto facoltativo.
Ora si tratta di monitorare con attenzione i risultati che seguiranno all’entrata in vigore della legge sull’Omicidio stradale anche per valutare alcune correzioni che da una prima applicazione sembrano rivelarsi già necessarie alla luce delle ponderate valutazioni della magistratura nella fase applicativa.
Discorso diverso e fortemente dissuasivo può essere invece quello relativo alle possibili condanne certamente e significativamente più severe rispetto quelle evanescenti del passato, ancor di più potranno pesare poi le revoche della patente per periodi che vanno da 5 anni per le lesioni gravi o gravissime a 15 anni per gli incidenti mortali nelle ipotesi più gravi e fino a 30 per i pirati della strada.
L’ASAPS continuerà a monitorare il fenomeno anche con il supporto dei dati di tutti i suoi Osservatori a cominciare da quello della Pirateria stradale.
Forlì, lì 5 aprile 2016
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
>Giovanardi: c’è lobby di vittime di omicidio stradale
Le previsioni dell’Osservatorio ASAPS sul probabile numero degli arresti obbligatori conseguenti ad Omicidi stradali, non più di 100 –150 in un anno.
Previsione più difficile per il calcolo esteso alle ipotesi degli arresti facoltativi. Per ora solo alcune unità. (ASAPS)