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Alatri
Morte Eugenio Rapone: investitore arrestato per omicidio stradale, era anche drogato
di Danilo Del Greco

Il 70enne Eugenio Rapone

Drogato, sotto l’effetto della cocaina, ha investito e ammazzato il 70enne Eugenio Rapone. Gianluca Arduini, 35 anni di Torrice, pregiudicato e agli arresti domiciliari per reati minori, da ieri sera è rinchiuso in una cella del carcere di Frosinone.

Su di lui pende la gravissima accusa di omicidio stradale, reato di recentissima istituzione e disciplinato dall’articolo 589 Bis/Comma 2, aggravato dalla circostanza di averlo commesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, nel caso specifico cocaina (come accertato dagli esami cui è stato sottoposto presso l’ospedale “Spaziani” di Frosinone dove è stato portato in ambulanza poco dopo l’investimento mortale per lo stato di choc nel quale si trovava), ma anche quella di evasione. Arduini, infatti, aveva ottenuto un permesso per assentarsi da casa dove sarebbe dovuto tornare alle 20. L’incidente mortale si è invece verificato poco dopo le 21 e quindi, all’atto dei controlli dei carabinieri e dei sanitari, era fuori permesso di due ore.

Alla luce di tutto ciò il ragazzo, in virtù delle pene previste dal nuovo reato di omicidio stradale, e dell’aggravante dell’assunzione di droga, rischia da 8 a 12 anni di carcere. Ai quali si aggiunge la pena per l’evasione dai domiciliari. Domani, intanto, si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto, nella quale Gianluca Arduini sarà assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Giampiero Vellucci.
Una notizia che ha scioccato l'intera città

Una notizia terribile e scioccante per la dinamica, la morte di Eugenio Rapone, 70 anni di Alatri (abitava da solo in zona Cellerano), fratello di Pasquale, ex consigliere comunale ed assessore di "Programma Alatri", che ha sconvolto un’intera comunità e la città. Un investimento tragico, verificatosi sulla Statale 155 intorno alle 21 di ieri, dai tratti drammatici e sconvolgenti.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo sarebbe stato centrato in pieno dalla Bmw Serie 3 condotta dal 35enne di Torrice dopo aver parcheggiato la sua Fiat Panda ai margini della carreggiata, di fronte alla filiale Unicredit di Tecchiena di Alatri, in direzione Alatri-Frosinone, ed aver attraversato la strada (probabilmente per recarsi nel bancomat dell’istituto per un prelievo). In un secondo momento, ma la sostanza cambia di pochissimo, si è fatta strada una seconda ipotesi: quella, cioè, che il poveretto si fosse già recato al bancomat e, uscito dal parcheggio della Banca (che alla chiusura viene interdetto all’accesso delle auto con un cancello che lascia solo un piccolo passaggio pedonale), stesse attraversando la statale per raggiungere la sua auto lasciata al lato opposto della carreggiata.

La ricostruzione dell'incidente

Eugenio Rapone è stato travolto dalla Bmw proveniente da Alatri: un urto violentissimo, come dimostrano anche i danni riportati dall’auto nella parte anteriore e il parabrezza andato in frantumi, che ha scaraventato l’anziano in aria e lo ha letteralmente fatto volare per decine di metri. Il suo corpo è stato dilaniato dall’impatto, anche perché sembra che la Bmw gli sia anche passata sopra provocando il distacco di una gamba.

Orribile e raccapricciante la scena che si è parata dinanzi agli occhi dei soccorritori del 118 e dei carabinieri di Alatri. Purtroppo, per il 70enne non c’è stato nulla da fare: Eugenio Rapone è morto sul colpo.

Le operazione di riconoscimento del cadavere, proprio per il suo stato, sono durate ore. E solo alle 23.30, quando sul posto sono giunti i primi familiari, è stato possibile dare un nome certo al defunto.

La salma è stata quindi trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale di Frosinone dall’impresa funebre Baldassarre. Ora si attende, dopo un primo esame esterno, la decisione della magistratura. Se riconsegnare, e quando, la salma ai familiari per far celebrare i funerali.

Per la cronaca, si tratta del primo caso di arresto per omicidio stradale in provincia di Frosinone.

 

fonte: ciociariaoggi.it

 


Ecco un primo caso di arresto obbligatorio anche se effettuato a distanza di tempo. (ASAPS)

Sabato, 09 Aprile 2016
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