21° CONVEGNO DI POLIZIA LOCALE
giovedì 7 aprile 2016 a SPEZIAEXPO’
CRONACA DELLA SESSIONE SPECIALE
OMICIDIO E LESIONI COLPOSE STRADALI, COSA CAMBIA?
Legislazione, note operative e buone prassi per gli operatori di polizia stradale nel convegno organizzato da Maggioli
A La Spezia nessuna “lobby”… ma tante divise
(ASAPS) LA SPEZIA - Un trionfo! Questa l’impressione in termini di partecipazione ed attenzione per la sessione speciale ASAPS nell’ambito della 21^ edizione del Convegno Nazionale di Polizia Locale della Spezia, magistralmente organizzato dal Gruppo Maggioli in stretta collaborazione con il Comando di Polizia Municipale della Spezia.
Un trionfo, certamente non dovuto alla presenza delle così dette “lobby delle vittime della strada”, ma da ricercare nella vastissima platea - ci dicono che sono state superate addirittura punte di oltre trecento presenti in sala - fatta di appartenenti ai corpi e servizi di polizia municipale giunti per l’occasione, e non è poco, dall’estremo nord e dall’estremo sud della penisola, ma anche di una massiccia presenza delle forze di polizia ad ordinamento statale: poliziotti, carabinieri, finanzieri.
Era presente poi un nutrito gruppo di operatori del diritto spezzini - e questo ci lusinga non poco - primi tra tutti il Presidente del Tribunale ed il Procuratore Capo della Spezia… quindi nessuna “lobby”, nessun giustizialista e nessun giustizialismo, ma solo persone che, da operatori di legalità, ciascuno per la propria competenza e per le proprie attribuzioni, hanno colto l’occasione di avere una prima visione - il convegno spezzino è infatti, così per come riportato in un’intervista dal Comandante Alberto Pagliai, il primo evento di portata nazionale in cui si parla di omicidio stradale - equilibrata e ponderata di ciò che dallo scorso 25 marzo ha radicalmente mutato il panorama nazionale in materia di omicidio e lesioni colpose stradali.
Il tavolo della presidenza |
Una legge che introduce dei meccanismi di non facile interpretazione e che a tratti può sembrare coniata sull’onda di una frettolosa e poco ponderata riflessione giuridica ma che, sostanzialmente salvo stravolgimenti che potrebbero intervenire in ipotizzabili scenari di legittimità costituzionale, introduce il concetto: chi sbaglia sulla strada deve pagare il conto alla società… Come ha anche affermato Giordano Biserni, Presidente ASAPS e se vogliamo, insieme alle associazioni fiorentine Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, anche un po’ padre della legge n. 41/2016, la legislazione omicidio stradale correlata può essere paragonata ad un palazzo edificato fra non poche difficoltà, in cui ci sono alcuni appartamenti da ristrutturare, ma non per questo si deve demolire tutto ciò che è stato realizzato!
Nel suo intervento introduttivo Biserni ha brevemente tracciato la storia dell’ASAPS che quest’anno accende la sua 25^ candelina, ma anche e soprattutto stigmatizzato il percorso tutto in salita di una legge, quella sull’omicidio stradale, che ha visto un esecutivo determinato a chiedere per ben due volte la fiducia al Parlamento, una legge certamente non perfetta ma che detta dei principi di assoluto rigore sia in termini di pene all’esito dei procedimenti giudiziari, sia per quanto riguarda il regime sanzionatorio amministrativo accessorio in materia di sospensione e revoca della patente di guida.
Quindi la parola è passata ai relatori, tre “tecnici” di primissimo ordine per ogni settore interessato dagli argomenti della sessione: un magistrato - la dottoressa Diana Brusacà, Presidente della Sezione Penale del Tribunale della Spezia, un Comandante di Polizia Locale, il dott. Luigi Altamura Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Verona, ed un investigatore, il nostro Raffaele Chianca Ispettore Capo della Polizia di Stato.
Tre interventi, quelli dei nostri relatori, che nelle tre ore e più della sessione, seguita al termine da un partecipato question – time, hanno attirato l’attenzione della nutrita platea tanto interessanti e ricchi di motivazioni tecnico – pratiche sono stati gli interventi.
Il dott. Luigi Altamura Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Verona
e la dottoressa Diana Brusacà, magistrato e Presidente della Sezione Penale del Tribunale della Spezia
Attenta e chiara l’esposizione della dottoressa Diana Brusacà che, senza sconti e con esempi concreti tratti dalla consolidata giurisprudenza e dalle pronunce della Suprema Corte di cassazione ha stigmatizzato in modo netto e chiaro, laddove esistono, le criticità del neo introdotto impianto sanzionatorio penale.
La presidente della Sezione Penale del Tribunale di La Spezia dall’alto della sua esperienza ha tracciato un rapido escursus tra il prima ed il dopo la legge 41/2016, tra come si interveniva in passato e come si è chiamati ad intervenire oggi, se effettivamente era necessario introdurre le forme di delitto così come concepite dai neo introdotti articoli 589-bis e 590-bis del codice penale, quali i soggetti competenti nel giudizio, dello stato di flagranza o quasi flagranza del reato, dei casi e delle modalità di accertamento degli stati di ebbrezza da alcool o da sostanza stupefacenti con un chiaro riferimento alle modalità dell’eventualità nel prelievo coattivo e di tutte le problematiche connesse, con il quale il magistrato ha stigmatizzato in modo netto e chiaro, laddove esistono, le criticità del neo introdotto impianto sanzionatorio penale.
Un brillante Luigi Altamura, che quotidianamente è alla guida di un copro di Polizia Locale come quello di Verona che mediamente rileva dai 1800 ai 1900 incidenti stradali all’anno, ha quindi immediatamente raccolto il testimone, andando ad evidenziare nella sua esposizione tutta quella serie di aspetti tecnico – procedimentali che caratterizzano le sorti della patente di guida del reo, responsabile dei delitti di omicidio e lesioni stradali. Una relazione, quella del Comandante Altamura, dalla quale sono emersi sia i punti di forza che le debolezze del neonato impianto sanzionatorio giudiziario – amministrativo in cui solo la professionalità di chi interviene sulla scena del delitto - poiché tale è da considerare il campo di un sinistro stradale - a decorrere dalle ore 00.00 del 25 marzo scorso può garantire l’efficacia e la concretezza della nuova legge.
Dottor Luigi Altamura comandante della Polizia Municipale di Verona |
Raffaele Chianca Ispettore capo comandante della Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Rimini |
E di scena del delitto, o se preferite di scena del crimine, ha parlato una ormai vecchia conoscenza del Convegno spezzino; parliamo del Nostro carissimo Raffaele Chianca, investigatore di fama che - scusate l’inciso - molte polizie nazionali ed estere ci invidiano… Travolgente ed accorata come non mai l’esposizione che potremmo azzardare a definire con un neologismo alla “chiancamaniera”, in cui - certo non mi maniera esaustiva poiché i tempi perentori non lo hanno consentito - sono state evidenziate, con tangibili esempi pratici tratti dalla realtà operativa, le principali tecniche di approccio e di modalità comportamentali su una scena del crimine, con richiami alle tecniche dell’esame del testimone ed alle più moderne tecnologie d’indagine che devono viaggiare in parallelo all’indagine tradizionale.
Al termine delle oltre tre ore di sessione un’unanime voce è scaturita dal tavolo della presidenza… è necessario che tutti i soggetti interessati, innanzi ai casi di omicidio e lesioni colpose stradali debbano essere una voce unica, è necessario incontrarsi e confrontarsi tutti intorno ad un unico tavolo: operatori del diritto, appartenenti ai servizi di polizia stradale, rappresentanti dei presidi medici ospedalieri, ecc., tanto da far sì che l’indirizzo sia comune e la linea guida sia univoca. L’ASAPS in tal senso, come pubblicamente affermato dal Presidente Biserni, raccoglie questa nuova “sfida” che diviene uno dei nuovi obiettivi da raggiungere…
Ci si consenta in chiusura un fraterno abbraccio ed un grandissimo GRAZIE, per questa ulteriore dimostrazione di vicinanza ed amicizia alla nostra Associazione: al Gruppo Maggioli, al Comandante Alberto Pagliai, alle donne ed agli uomini del Corpo di Polizia Municipale della Spezia, ed al Sovrintendente Catia Calabretta che ha mirabilmente guidato la perfetta regia di questa due giorni di grande formazione. (ASAPS)
Tanta gente, relatori di notevole profilo, tante domande, un convegno veramente interessante. (ASAPS)