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Notizie brevi 11/04/2016

CONVEGNO POLIZIA LOCALE DI LA SPEZIA
SESSIONE SPECIALE DELL’ASAPS SULL’OMICIDIO STRADALE
IL SALUTO DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA COSIMO MARIA FERRI

Desidero portare i miei più sentiti saluti a tutti i relatori e partecipanti a questo importante evento dedicato alla recente e discussa introduzione dei reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi e gravissime.
In particolare, desidero ringraziare l'ASAPS e il Presidente Biserni che da anni rappresentano un sicuro punto di riferimento per tutte le problematiche connesse alla sicurezza stradale grazie alla loro infaticabile attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, nonchè di continuo stimolo per le Autorità competenti.
Mi spiace particolarmente non poter prender parte a questo significativo contributo alla generale riflessione sull’argomento portato avanti da chi sulla strada opera quotidianamente e conosce dettagliatamente le problematiche e, auspicabilmente, le possibili soluzioni.
 
Come noto, la L. 41/2016 ha introdotto nel nostro Codice Penale gli art. 589 bis e 590 bis, i nuovi reati, appunto, di omicidio stradale e lesioni gravi e gravissime stradali, al fine di dare una risposta il più possibile tempestiva ed efficace al bisogno sociale di sicurezza sulle nostre strade a fronte di condotte potenzialmente assai dannose per la civile convivenza.
In precedenza, infatti, l’omicidio avvenuto sulla strada, ricondotto oggi alla fattispecie generale dell’omicidio colposo, configurava una pena a carico del colpevole che, attraverso l’applicazione delle attenuanti generiche e specifiche, veniva ritenuta poco efficace da parte del comune sentire sociale.
L’orientamento giurisprudenziale, tutt’altro che pacifico e univoco, di riconduzione della fattispecie all’alveo del dolo eventuale ha solo in parte dato risposta a tale sensibilità sociale, sia per la potenziale volatilità di tale orientamento sia per il più generale ripensamento dell’istituto del dolo eventuale.
Ecco, dunque, la ragione per cui il Legislatore ha introdotto una fattispecie di reato ad hoc, proprio per garantire che le condotte illecite in ambito stradale venissero sottratte ai ripetuti oscillamenti giurisprudenziali e venissero adeguatamente sanzionati con una pena ritenuta socialmente accettabile.
 
Ovviamente, la L. 41/2016 e il nuovo reato di omicidio stradale devono essere oggetto di discussione, come nel caso del convegno che state tenendo, e devono essere sottoposte al vaglio degli operatori per poterne concretamente apprezzare l’utilità e l’efficacia. Talune disposizioni, ritenute espressioni di eccessi sanzionatori (in tal senso, è spesso citato il comma 5 dell’art. 589 bis), dovranno essere attentamente studiate e, se del caso, poste ad oggetto di un successivo intervento normativo qualora l’applicazione pedissequa venga a ledere i presupposti del principio di proporzionalità della pena. In tal senso, fermo restando che l’obiettivo comune da perseguire costantemente e con tenacia resta ovviamente la riduzione drastica delle vittime sulla strada, il cui numero purtroppo nel corso del 2015 è tornato a salire, in sede di discussione del dispositivo normativo si è avuto cura e modo di garantire un corretto bilanciamento tra le numerose circostanze che possono verificarsi nel compimento dell'atto delittuoso. Si fa, evidentemente, riferimento all'avvertita necessità di graduare differentemente la pena a seconda delle condizioni psicofisiche del colpevole, della sua condotta di guida, ovvero della diretta connessione tra condotta illecita ed evento dannoso. 
 
Sono sicuro che dalla vostra discussione usciranno spunti interessanti e auspico la previsione di ulteriori possibilità di incontro e di confronto con tutti voi. Colgo l’occasione per augurarvi buon lavoro, consapevole che le tragedie che purtroppo quotidianamente viviamo sulle strade, specialmente per condotte illecite spesso provocate da sostanze che alterano l’equilibrio psico-fisico del conducente, rappresentano un fenomeno altamente preoccupante, sul quale le energie di questo Governo devono necessariamente convergere, nell’intento di impiegare tutti gli strumenti, anche legislativi, che il vigente ordinamento consente.
 
Un caro saluto a tutti
Cosimo Maria Ferri

 

Lunedì, 11 Aprile 2016
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