Asaps
- Secondo le notizie diffuse dall’Ansa sarebbe ormai questione
di giorni per il varo sanatoria che restituirà i punti
in patente agli automobilisti multati senza essere stati identificati.
Il provvedimento è infatti passato all’esame preliminare
dell’esecutivo e, salvo imprevisti - secondo le più recenti
indiscrezioni - verrà portato venerdì in Consiglio
dei ministri per il varo definitivo.
Il più volte preannunciato intervento governativo si
è reso necessario dopo la nota sentenza nr.27/2005 del
24 gennaio scorso, con la quale la Corte Costituzionale
aveva dichiarato illegittima la decurtazione di punti senza
l’indentificazione del conducente.
Il testo del decreto in via di emanazione prevede l’attesa restituzione
dei punti a tutti i conducenti a cui è stata contestata
un’infrazione senza essere identificati alla guida del veicolo
(auto, moto, camion ecc.) e non solo a quelli che hanno
fatto ricorso. Attenzione però, secondo alcune indicazioni,
coloro che recupereranno in questo modo i punti persi, pur tornano
a quota 20, non potranno vedersi attribuiti gli ulteriori 2
punti premio, assegnati dallo scorso 1° luglio, per
la mancanza infrabiennale di infrazioni.
I proprietari dei veicoli che si rifiuteranno di fornire
le generalità di chi guidava il veicolo al momento dell’infrazione,
rischiano però una multa fino a 2.000 euro che potrà
essere evitata appunto solo con documentati e giustificati motivi,
come il dimostrare l’impossibilità di risalire a chi
guidava il mezzo perché, ad esempio, l’auto era
stata rubata e regolarmente denunciata. O ancora, ad esempio,
se nel momento dell’infrazione commessa l’intestatario dell’auto
risultava all’estero e il veicolo è stato oggetto di
vari passaggi in comodato. Sarebbel’unica modifica apportata
martedì al testo del decreto che dovrà ora essere
approvato dal Consiglio dei ministri, decisa per non incorrere,
nuovamente, nei rilievi di anticostituzionalità
del DL.
Secondo notizie di stampa il decreto di prossima approvazione,
si occupa anche della ri-attribuzione dei punti ai soggetti
che hanno subito la decurtazione senza che sia stato identificato
il conducente. E, quindi, della gran parte degli automobilisti
italiani, quelli cioè che hanno «scoperto»
di aver commesso l’infrazione solo quando si sono visti recapitare
a casa multa e comunicazione dei punti decurtati. Per riottenere
i punti perduti sarà necessario che l’interessato presenti
un’istanza. Le modalità e le procedure per ottenere la
riattribuzione dei punti saranno però oggetto di un successivo
decreto interministeriale.