RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA: SI RIPARTE!
La pressione dell’opinione pubblica e mediatica sulla riforma del Codice della Strada hanno imposto ai senatori una scelta anomala. La scorsa settimana la Commissione Lavori Pubblici, presieduta dal sen. Matteoli, ha visto la presenza del Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Nencini e del Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari, per discutere del DDL nr. 1638 “Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285”, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione del disegno di legge dei deputati Silvia Velo ed altri e del disegno di legge n. 1588 d'iniziativa governativa.
Come noto, i lavori parlamentari sulla riforma delle regole stradali, procedono con una lentezza disarmante, alla Camera infatti, nel primo passaggio, il DDL era stato approvato nell’ottobre del 2014.
Il relatore BORIOLI ha voluto ricordare che l'esigenza di predisporre una nuova relazione tecnica sul provvedimento in esame era stata concordata nelle scorse settimane tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di superare i problemi di carattere finanziario evidenziati nella precedente relazione tecnica negativa della Ragioneria generale dello Stato e, sulla base di questa, dal successivo parere contrario, reso ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione dalla Commissione Bilancio.
In base alle notizie acquisite finora, gli uffici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti hanno predisposto una prima versione del documento, sul quale la Ragioneria Generale dello Stato ha formulato una serie di rilievi e richieste di integrazioni. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha poi fornito ulteriori elementi e si è quindi in attesa che vengano completate le necessarie verifiche tecniche. Ci domandiamo però quali siano i reali ostacoli, quali costi potrebbe avere una riforma così articolata. E ci piacerebbe leggere queste relazioni e tutte le osservazioni.
Poiché però le valutazioni finali del Ministero dell'economia e delle finanze tardano ad arrivare, il relatore ha segnalato che la Commissione bilancio non è allo stato in condizioni di rivedere il parere negativo già espresso e, di riflesso, anche la Commissione lavori pubblici rischia di non poter proseguire l'iter di esame del disegno di legge. Al fine di superare tale impasse, d'accordo con il correlatore Gibiino, si è proposto di riprendere l'esame degli emendamenti già presentati, riaprendo eventualmente anche i termini per la presentazione di ulteriori proposte, come richiesto da alcuni commissari. Nel frattempo tutti auspicano (compresi i membri della Commissione) che sia finalmente predisposta la nuova relazione tecnica verificata dalla Ragioneria Generale dello Stato e che, su tale base, siano risolti anche gli aspetti problematici di carattere finanziario che erano stati riscontrati sul testo.
I senatori hanno poi evidenziato come, negli scorsi mesi, siano state approvate varie disposizioni normative che intervengono in vario modo sul codice della strada (ad esempio la legge n. 41 del 2016 sull'omicidio stradale). Sarà quindi opportuno, nel riprendere l'esame di merito del provvedimento, verificare gli interventi di coordinamento che si renderanno necessari per tenere conto delle modifiche legislative nel frattempo introdotte.
Il Presidente Matteoli ha concordato con le considerazioni del relatore Borioli e ha proposto di fissare un nuovo termine per la presentazione di ulteriori emendamenti sul disegno di legge in esame, per giovedì 21 aprile alle ore 12. Un segnale forte di ripartenza, che muove dalla sensibilizzazione e dalle sollecitazioni dell’opinione pubblica, compresa l’ASAPS, che svolge con forza, ogni giorno una informazione di alto livello in materia di sicurezza stradale, grazie a dati ed opinioni di esperti apprezzati a livello nazionale.
Vi terremo aggiornati.
*Comandante Polizia Municipale di Verona
Sembra ci sia una nuova spinta verso l’approvazione anche al Senato della riforma del Codice della Strada, anche se si dovranno considerare e prendere in esame alcune leggi nel frattempo intervenute. Prima di tutte la legge n.41 del 23 marzo 2016 sull’Omicidio e lesioni stradali. (ASAPS)