Lo schianto sull'Adriatica che uccise Dodo e Bea: patteggiano in tre
Ha patteggiato due anni di reclusione la trentenne ucraina che il 9 giugno del 2013 si trovava alla guida di una "Mercedes classe A" con la quale si scontrò contro una "Citroen Saxo" con a bordo tre giovani: nell'incidente, avvenuto lungo la Statale 16 Adriatica all'altezza di Pinarella, persero la fita le forlimpopolesi Sara Valentini, 18 anni, e l'amica Beatrice Casanova, 17. Le fase conclusive del processo si sono svolte lunedì al tribunale di Ravenna.
L'accusa per la straniera è di omicidio colposo plurimo e omissione di soccorso, per essersi allontanata dopo l'incidente. Venne rintracciata alcune ore più tardi dagli agenti della Polizia Stradale, spiegando di aver bevuto della grappa in seguito al sinistro (tasso alcolemico di 1,7 grammi per litro), riferendo di non esser accorta delle morte delle due giovani.
Il giudice per le udienze preliminari Antonella Guidomei ha confermato i due anni e sei mesi di reclusione per il conducente della Saxo, un 23enne forlivese: dagli accertamenti era emerso un tasso alcolemico di 0,67 grammi per litro e tracce di cocaina nel sangue. Ha patteggiato un anno e sei di reclusione anche un 37enne alla guida di una "Volkswagen Golf", rimasto coinvolto nella carambola e che non riuscì ad evitare l'impatto. Per l'accusa non aveva moderato la velocità in quel tratto dove è presente anche un incrocio. Per tutti gli imputati la pena è sospesa.
UNA SENTENZA INGIUSTAMENTE MITE CHE SPIEGA DA SOLA QUANTO SIA STATA OPPORTUNA LA LEGGE SULL’OMICIDIO STRADALE.
Omicidio di Sara e Beatrice uccise sulla statale Adriatica il 9 giugno 2013. Ecco il verdetto per i tre conducenti coinvolti nel drammatico incidente. Tutte le condanne sotto i 3 anni. Addirittura solo 2 anni per la conducente straniera 23enne, risultata ubriaca che dopo l’incidente si era data alla fuga. Come definire questo verdetto? Forse in linea con la legge precedente, ma ingiusto!! Questa sentenza documenta, se ce ne fosse stato ancora bisogno, in modo evidente a tutti di quanto fosse necessaria la legge sull’Omicidio stradale. (ASAPS)