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Pirateria 02/11/2004

Pirati della strada, cronistoria di un ponte da incubo. Si moltiplicano gli incidenti con fuga, le sbornie colossali e le uccisioni. Investito e ferito gravemente un agente della Polizia Municipale a Brescia.

 
Pirati della strada, cronistoria di un ponte da incubo. Si moltiplicano gli incidenti con fuga, le sbornie colossali e le uccisioni. Investito e ferito gravemente un agente della Polizia Municipale a Brescia.
(ASAPS) ITALIA - È ormai una questione di sicurezza nazionale, che se fosse paragonata al rischio di attacco terroristico negli Stati Uniti, costringerebbe i vertici della Difesa ad assumere il livello Defcom 5. Per una volta ci asteniamo dai commenti e ci limitiamo a riportare solo alcuni, i più gravi o i più clamorosi, degli episodi di pirateria stradale selezionati dalla nostra reazione. A Darfo Boario Terme, i Carabinieri hanno arrestato - dando esecuzione ad un provvedimento dell’autorità giudiziaria - un 37enne che sabato sera aveva investito tre ragazze, uccidendone una. Il killer della strada non era fuggito, ma era ubriaco, e si è accorto di aver falciato le tre adolescenti solo quando una di loro, investita, ha sfondato il suo parabrezza. Restano gravi le condizioni delle due superstiti. A Brescia, un agente della Polizia Municipale è stato investito mentre stava vigilando un passaggio pedonale in prossimità di un cimitero. Il vigile ha notato una Kavasaki che stava arrivando a velocità elevatissima, ed ha immediatamente alzato la paletta per fermarlo. Il motociclista ha però accelerato, investendo l’agente e fuggendo subito dopo, dileguandosi. Finito a terra rovinosamente, il poliziotto della Municipale ha perso i sensi, riportando gravi lesioni e fratture al volto ed al torace, dove il manubrio della moto giapponese gli ha incrinato coste e fratturato lo sterno. Il collega del ferito ha però lanciato subito l’allarme e il fuggitivo è stato bloccato e denunciato a piede libero. Nessun commento in ordine al tipo di provvedimento di cui, alla fine, è stato oggetto il delinquente di turno, su cui stavolta non era applicabile nemmeno l’attenuante dell’assunzione di alcol o droga: era perfettamente cosciente di ciò che faceva. L’agente investito è stato trasferito in ospedale, dove si trova ricoverato in ortopedia maxillofaciale. A Napoli è invece un episodio della cosiddetta criminalità comune a riverberarsi sulla strada: un rapinatore di Tir, infatti, era inseguito da svariati chilometri da una pattuglia della Polizia Stradale di Napoli Nord. Vistosi preso, il criminale ha intraversato l’autotreno in mezzo all’autostrada, all’altezza di Afragola, dandosi alla fuga nei campi. Per quattro veicoli che sopraggiungevano non c’è stata possibilità di evitare l’impatto, ed ora cinque persone si trovano ricoverate in ospedale per le ferite riportare. Il veicolo commerciale era stato rapinato a Benevento: gli investigatori della Specialità cercheranno di risalire all’identità dell’autore. Dalla Campania in Sardegna, dove a Quartu Sant’Elena un operaio ucraino è stato travolto e ucciso da un pirata mentre stava tornando a casa insieme ad un’amica, ora ricoverata all’ospedale Marino di Cagliari con gravi ferite in tutto il corpo. La vittima, Jandhlous Igor, di 41 anni è stato falciato alle 21,30 di domenica, sulla strada per Flumini, da un uomo che dopo averlo ucciso si è dato alla fuga, senza fermarsi. Il 58enne fuggitivo, quando è arrivato a casa, ha però cambiato idea ed ha chiamato il 113, confessando quanto aveva commesso e consegnandosi agli agenti del Commissariato di Quartu, che lo hanno immediatamente condotto presso i Carabinieri che stavano effettuando i rilievi. A Tolentino, invece, un giovane a bordo di una BMW 525 rubata pochi minuti prima a Belforte ha centrato in pieno durante la fuga la Y10 di Luigina Buratti, 36 anni, ora in condizioni critiche all’ospedale di Macerata, dove è stata condotta dai soccorritori che l’hanno trovata agonizzante, incarcerata tra le lamiere dell’auto capottata in una scarpata della ex statale 77: del pirata, per ora, nessuna traccia, anche se alcuni elementi di prova rinvenuti sul luogo del terribile incidente sono al vaglio degli agenti della Polizia Stradale di Civitanova. Resta senza un nome anche l’uccisore di Michelangelo Frontaloni, giovane studente falciato ad Apiro giovedì scorso. Di questo episodio non abbiamo altri particolari. La caccia al pirata è stata decisamente più fruttuosa a Milano, dove un tassista ha inseguito e fatto arrestare un motociclista che non si era fermato a soccorrere due ragazze, fatte cadere dallo scooter in prossimità di un incrocio. Dal volante della sua yellow cab, il tassista aveva visto tutto, ed ha iniziato a inseguire l’investitore fino alla sua porta di casa, tenendosi in stretto contatto radio con la centrale, a sua volta collegata col 113. Ormai sicuro di averla fatta franca, il pirata è stato arrestato dagli agenti per omissione di soccorso e lesioni gravissime: entrambe le ragazze hanno riportato le fratture di entrambi i femori, ed una di loro si trova in rianimazione al Niguarda. Le conseguenze di una bravata, da parte di due giovani di Asiago, sono state solo burocratiche, ma per un soffio appena: i due infatti, ubriachi fradici, hanno pensato bene di imboccare la A4 a Grisignano, al volante - se così si può dire - di un’Ape. Una pattuglia della Polizia Stradale stava incrociando in zona, a seguito delle numerose segnalazioni di quel motocarro (la cui circolazione in autostrada è vietata) che percorreva zigzagando la carreggiata verso Milano. Non senza difficoltà, gli agenti sono riusciti a fermare il mezzo in corsia di emergenza. Senza patente valida per la conduzione di quel mezzo, entrambi erano ubriachi fradici e il conducente ha totalizzato valori di poco inferiori ai 4 grammi di alcol per litro di sangue: 7 volte il limite consentito! Per fortuna gli agenti sono arrivati in tempo. A Cremona il pirata che guidava una Opel, ha investito un pedone nella centralissima via IV novembre, facendolo volare lontano. Per fortuna il 20enne falciato è riuscito con un colpo di reni a salire sul cofano dell’auto, cavandosela con qualche escoriazione: è comunque caccia all’investitore, sulle cui tracce si muovono gli agenti della Sezione Polizia Stradale. (ASAPS).



Martedì, 02 Novembre 2004
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