Pirati
della strada, cronistoria di un ponte da incubo. Si moltiplicano gli
incidenti con fuga, le sbornie colossali e le uccisioni. Investito e
ferito gravemente un agente della Polizia Municipale a Brescia.
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(ASAPS)
ITALIA - È ormai una questione di sicurezza nazionale, che se
fosse paragonata al rischio di attacco terroristico negli Stati Uniti,
costringerebbe i vertici della Difesa ad assumere il livello Defcom
5. Per una volta ci asteniamo dai commenti e ci limitiamo a riportare
solo alcuni, i più gravi o i più clamorosi, degli episodi
di pirateria stradale selezionati dalla nostra reazione. A Darfo
Boario Terme, i Carabinieri hanno arrestato - dando esecuzione ad
un provvedimento dell’autorità giudiziaria - un 37enne che
sabato sera aveva investito tre ragazze, uccidendone una. Il killer
della strada non era fuggito, ma era ubriaco, e si è accorto
di aver falciato le tre adolescenti solo quando una di loro, investita,
ha sfondato il suo parabrezza. Restano gravi le condizioni delle due
superstiti. A Brescia, un agente della Polizia Municipale è
stato investito mentre stava vigilando un passaggio pedonale in prossimità
di un cimitero. Il vigile ha notato una Kavasaki che stava arrivando
a velocità elevatissima, ed ha immediatamente alzato la paletta
per fermarlo. Il motociclista ha però accelerato, investendo
l’agente e fuggendo subito dopo, dileguandosi. Finito a terra rovinosamente,
il poliziotto della Municipale ha perso i sensi, riportando gravi lesioni
e fratture al volto ed al torace, dove il manubrio della moto giapponese
gli ha incrinato coste e fratturato lo sterno. Il collega del ferito
ha però lanciato subito l’allarme e il fuggitivo è
stato bloccato e denunciato a piede libero. Nessun commento in ordine
al tipo di provvedimento di cui, alla fine, è stato oggetto il
delinquente di turno, su cui stavolta non era applicabile nemmeno l’attenuante
dell’assunzione di alcol o droga: era perfettamente cosciente di
ciò che faceva. L’agente investito è stato trasferito
in ospedale, dove si trova ricoverato in ortopedia maxillofaciale. A
Napoli è invece un episodio della cosiddetta criminalità
comune a riverberarsi sulla strada: un rapinatore di Tir, infatti, era
inseguito da svariati chilometri da una pattuglia della Polizia Stradale
di Napoli Nord. Vistosi preso, il criminale ha intraversato l’autotreno
in mezzo all’autostrada, all’altezza di Afragola, dandosi
alla fuga nei campi. Per quattro veicoli che sopraggiungevano non c’è
stata possibilità di evitare l’impatto, ed ora cinque persone
si trovano ricoverate in ospedale per le ferite riportare. Il veicolo
commerciale era stato rapinato a Benevento: gli investigatori della
Specialità cercheranno di risalire all’identità dell’autore.
Dalla Campania in Sardegna, dove a Quartu Sant’Elena un operaio
ucraino è stato travolto e ucciso da un pirata mentre stava tornando
a casa insieme ad un’amica, ora ricoverata all’ospedale Marino
di Cagliari con gravi ferite in tutto il corpo. La vittima, Jandhlous
Igor, di 41 anni è stato falciato alle 21,30 di domenica, sulla
strada per Flumini, da un uomo che dopo averlo ucciso si è dato
alla fuga, senza fermarsi. Il 58enne fuggitivo, quando è arrivato
a casa, ha però cambiato idea ed ha chiamato il 113, confessando
quanto aveva commesso e consegnandosi agli agenti del Commissariato
di Quartu, che lo hanno immediatamente condotto presso i Carabinieri
che stavano effettuando i rilievi. A Tolentino, invece, un giovane
a bordo di una BMW 525 rubata pochi minuti prima a Belforte ha centrato
in pieno durante la fuga la Y10 di Luigina Buratti, 36 anni, ora in
condizioni critiche all’ospedale di Macerata, dove è stata
condotta dai soccorritori che l’hanno trovata agonizzante, incarcerata
tra le lamiere dell’auto capottata in una scarpata della ex statale
77: del pirata, per ora, nessuna traccia, anche se alcuni elementi di
prova rinvenuti sul luogo del terribile incidente sono al vaglio degli
agenti della Polizia Stradale di Civitanova. Resta senza un nome anche
l’uccisore di Michelangelo Frontaloni, giovane studente falciato
ad Apiro giovedì scorso. Di questo episodio non abbiamo altri
particolari. La caccia al pirata è stata decisamente più
fruttuosa a Milano, dove un tassista ha inseguito e fatto arrestare
un motociclista che non si era fermato a soccorrere due ragazze, fatte
cadere dallo scooter in prossimità di un incrocio. Dal volante
della sua yellow cab, il tassista aveva visto tutto, ed ha iniziato
a inseguire l’investitore fino alla sua porta di casa, tenendosi
in stretto contatto radio con la centrale, a sua volta collegata col
113. Ormai sicuro di averla fatta franca, il pirata è stato arrestato
dagli agenti per omissione di soccorso e lesioni gravissime: entrambe
le ragazze hanno riportato le fratture di entrambi i femori, ed una
di loro si trova in rianimazione al Niguarda. Le conseguenze di una
bravata, da parte di due giovani di Asiago, sono state solo burocratiche,
ma per un soffio appena: i due infatti, ubriachi fradici, hanno pensato
bene di imboccare la A4 a Grisignano, al volante - se così si
può dire - di un’Ape. Una pattuglia della Polizia Stradale
stava incrociando in zona, a seguito delle numerose segnalazioni di
quel motocarro (la cui circolazione in autostrada è vietata)
che percorreva zigzagando la carreggiata verso Milano. Non senza difficoltà,
gli agenti sono riusciti a fermare il mezzo in corsia di emergenza.
Senza patente valida per la conduzione di quel mezzo, entrambi erano
ubriachi fradici e il conducente ha totalizzato valori di poco inferiori
ai 4 grammi di alcol per litro di sangue: 7 volte il limite consentito!
Per fortuna gli agenti sono arrivati in tempo. A Cremona il pirata
che guidava una Opel, ha investito un pedone nella centralissima via
IV novembre, facendolo volare lontano. Per fortuna il 20enne falciato
è riuscito con un colpo di reni a salire sul cofano dell’auto,
cavandosela con qualche escoriazione: è comunque caccia all’investitore,
sulle cui tracce si muovono gli agenti della Sezione Polizia Stradale.
(ASAPS).
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