Libro
"Graffiti dell’Anima" | ||
Le
intense pagine di questo volume nascono dalle centinaia di dediche scritte
sui muri fuori dai Centri di Rianimazione degli Spedali Civili di Brescia.
Parole nate dal cuore di chi aspetta impotente di fronte alla vulnerabilità della vita, frasi terribili e allo stesso tempo meravigliose che sono state immortalate su pellicola fotografica dai due autori. Il lavoro pubblicato rimane quindi una delle poche testimonianze sulle vittime stradali degli ultimi sette anni presso gli Spedali Civili di Brescia. La ristrutturazione dei reparti ospedalieri ha infatti portato alla distruzione dei vecchi muri, cancellando proprio ciò che il libro vuole invece salvare: un patrimonio di sentimenti e di esperienze che siano monito per chi legge queste pagine. I graffiti esposti, parlano quindi di vita, di speranza e di morte. I genitori raccontano la loro sofferenza , ma anche i giovani stessi, i superstiti degli incidenti del "sabato sera", i compagni di classe, gli amici di tutti i giorni rivelano le loro emozioni davanti ad un evento che lacera da un lato e unisce dall’altro … L’intenso reportage contenuto in queste pagine, fatto di tribolazione e di amore, ha dunque lo scopo di sensibilizzare i giovani su una tematica di grande attualità, utilizzando proprio il loro stesso linguaggio affinché alla guida di un veicolo non compiano scelleratezze tali da portare a conseguenze irrimediabili, come dimostrano le testimonianze rese nel libro. Per dare completezza a questo intento, la diffusione del volume, sarà poi accompagnata da una serie di conferenze itineranti all’interno di alcuni Istituti superiori italiani, per sensibilizzare i ragazzi ad una guida più responsabile, puntando sulle immagini e sulle testimonianze di chi ha vissuto in prima persona il dramma di un incidente stradale (Il progetto avrà vita anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Nazionale Famigliari Vittime della Strada ONLUS). Il libro è distinto in 3 capitoli: • Le immagini: unaserie di fotografie ritratte dai graffiti murali disegnati nelle scale antincendio antistanti il secondo centro di rianimazione degli Spedali Civili di Brescia. E’ possibile leggere da questi graffiti immagini, parole, poesie, brani di canzoni, dediche dei parenti delle vittime della strada, "ospiti" nel Centro di Rianimazione. • Le parole: ovvero la seconda parte del libro,riguardante invece i racconti e le interviste fatte a chi si è miracolosamente salvato da un incidente stradale e dalle famiglie delle vittime che hanno voluto rilasciare una testimonianza del loro dolore. • I pensieri: una raccolta di poesie sul tema (alcune delle quali prese dai diari personali dei ragazzi) Antonietta Lutero
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GRAFFITI DELL’ANIMA - Gli autori | ||
Questo
volume nasce da un caso fortuito: il destino di trovarsi nel posto giusto,
al momento giusto. I muri che da anni circondano, dietro le quinte, i
Centri di Rianimazione degli Spedali Civili di Brescia , sono stati immortalati
su pellicole fotografiche dai due autori. I graffiti esposti parlano di
vita, di speranza e di morte. Il lavoro fotografico pubblicato rimane
una delle poche testimonianze "artistiche" delle vittime stradali
degli ultimi sei, sette anni, presso gli Spedali Civili di Brescia. I
lavori di ristrutturazione del medesimo nosocomio hanno portato alla distruzione
dei vecchi muri e di graffiti. I genitori "orfani di figli"
raccontano la loro sofferenza, perché possa servire ai giovani
d’oggi, affinché gli errori commessi "non si ripetano
più". I giovani superstiti da incidenti del "sabato sera"
rivelano la loro esperienza… Il reportage contenuto in queste pagine,
fatto di tribolazione ed amore, ha lo scopo di sensibilizzare i giovani
affinché non vengano a ripetersi errori di guida tali da portare
a conseguenze irrimediabili, come dimostrano le testimonianze rese. Testimonianze
tragiche scritte sui muri e raccontate direttamente da chi le ha vissute,
non per creare la "notizia"… ma per creare ascolti! Far
conoscere all’intera società quali potrebbero essere i disastrosi
risultati dell’inosservanza del Codice Stradale è il fine
del libro stesso.
La diffusione del libro sarà accompagnata da una serie di conferenze itineranti a livello nazionale, all’interno degli Istituti superiori italiani, in cui si sensibilizzeranno i giovani ad una guida più responsabile, puntando sulle immagini e sulle testimonianze di chi ha vissuto, in prima persona, il dramma di un incidente stradale all’interno della propria famiglia. Ciò avverrà grazie alla collaborazione dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus. Attraverso il racconto viva-voce di queste vittime della "strada", sarà possibile rivivere il loro dolore, la disavventura stradale che li ha costretti, magari, su di una sedia a rotelle per il resto della loro vita. Alberto Re (Nave, Brescia — 18/7/1959), in possesso della maturità scientifica, ha abbandonato a metà gli studi di psicologia presso l’Università di Padova ed ha successivamente ottenuto il diploma di infermiere professionale. Ha lavorato nel reparto di Neurochirurgia degli Spedali Civili di Brescia e dal 2004 presta servizio presso il reparto di Ortopedia Pediatrica dello stesso ente. A livello locale collabora da parecchi anni con riviste di carattere culturale, pubblicando numerosi articoli e racconti. | ||
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