(foto
da Sanremonews.it)
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(ASAPS)
VENTIMIGLIA – È stato l’alcol il vero killer.
A Ventimiglia, a pochi metri dal confine di stato, un 38enne francese,
Bruno Paul Maurice Kolli, era appena stato fermato alla barriera
autostradale da una pattuglia del Settore Polizia di Frontiera,
i cui componenti si erano insospettiti per la sua condotta
di guida al volante di una Rover. Il francese era infatti ubriaco
e la patente gli era già stata sospesa dalle autorità
francesi. Alla richiesta di soffiare nell’etilometro, Kolli
ha reagito sfilando una piccola carabina calibro 22 dall’abitacolo
della macchina, dove l’aveva occultata dopo averla acquistata
in Francia. Senza esitare ha aperto il fuoco, centrando all’inguine
un agente, che solo grazie alla prontezza di riflessi è
riuscito a non farsi uccidere.
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Contestualmente,
il capopattuglia ha estratto l’arma di ordinanza ed ha
aperto il fuoco, fulminando all’istante il giovane francese
Il
poliziotto ferito, Corrado Aruta, 35 anni, si trova ricoverato
in prognosi riservata all’ospedale di Imperia, e fortunatamente
i medici sono ottimisti. Secondo le prime ricostruzioni degli
investigatori, che si avvalgono del prezioso aiuto degli uomini
della Gendarmeria francese, il 38enne ucciso aveva acquistato
la carabina il giorno precedente, anche se restano oscuri i
motivi di quella reazione omicida, e del perché si trovasse
in Italia. È possibile che si trattasse di una persona
con recenti patologie psichiatriche, ma quel che è certo
è che agli agenti che lo controllavano – stato di
ebbrezza a parte – sembrava tutto normale, finché
non ha imbracciato il fucile e non ha tirato il grilletto almeno
3 volte, mentre i colpi esplosi dal poliziotto che lo ha ucciso
dovrebbero essere 5, uno dei quali ha attinto Kolly in pieno
viso. (ASAPS).
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(foto
da Sanremonews.it)
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da Sanremonews.it)
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