MILANO.
STORIA INCREDIBILE MA VERA.
ANZIANO
PIRATA DELLA STRADA SCOPERTO DOPO LA FUGA. UN DITO MOZZATO DELLA
VITTIMA, UNA DONNA 45ENNE, ERA ANCORA INCASTRATO NELLA CARROZZERIA.
PERCHEGGIA
POI LA MACCHINA DAVANTI A COMANDO DELLA POLIZIA MUNICIPALE CHE FA LA MACABRA
SCOPERTA. SIMULA POI IL FURTO DELLA MACCHINA MA I VIGILI SCOPRONO LA MESSA
IN SCENA.
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Asaps
- Non è chiaro se il pirata della strada che giovedì, a Milano, aveva
investito e ferito una donna sulle strisce pedonali sia più incosciente
o indifferente. Certamente ha giocato d’azzardo, ma gli è andata molto
male.
Dopo
aver investito giovedì scorso una donna fugge, ma poi parcheggia davanti
a un comando della Polizia Municipale, gli agenti notano però
sulla carrozzeria l’arto mozzato. E’ stata una pattuglia di motocicilisti
del Nucleo Radiomobile che stava uscendo, appunto, dalla sede del comando,
in via Custodi, sui Navigli a fare la macabra scoperta. I due vigili
prima di prendere servizio avevano ricevuto la descrizione dell’auto
investitrice, fornita da un testimone, appena usciti notano la vettura.
Avvicinatisi al mezzo hanno constatato ammaccature sospette e tracce
di sangue. Ce n’era già abbastanza per insospettirsi, se non bastasse
dopo una più attenta osservazione è stata rilevata la presenza
del dito mignolo della mano sinistra della donna investita. Immediato
allerta ai soccorsi. L’inusuale reperto è stato raccolto e avvolto
nel ghiaccio. Veloce corsa al Niguarda dove i medici lo hanno riattaccato
con una operazione chirurgica alla donna investita, una signora
quarantacinquenne che ora è ricoverata in prognosi riservata.
Autore
della singolare impresa un uomo 72enne solo apparentemente sbadato.
In realtà l’anziano ma malizioso Pirata (non c’è limite di decenza e
di età per questo tipo di crimine) dopo l’investimento e la fuga aveva
poi, nella mattinata successiva, parcheggiato la macchina proprio vicino
al comando della Polizia Municipale. Successivamente aveva presentato
denuncia di furto. I Vigili però non l’anno bevuta e dopo averlo convocato
in ufficio hanno sottoposto il simulatore ad uno stringente interrogatorio.
Alla fine l’anziano pirata ha confessato: per lui è scattata la denuncia
per lesioni gravissime, omissione di soccorso e simulazione di reato.
Da
anni seguiamo i casi di pirateria stradale ma episodi come questo ancora
non ci erano capitati. Roba da museo degli orrori e da reparto psichiatria.
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