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Articoli 18/05/2016

UNA RELAZIONE BLOCCA LA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA AL SENATO

di Luigi Altamura *
Foto Coraggio - archivio Asaps

Niente da fare. Non si riesce a ripartire. Lo avevamo già evidenziato a febbraio, ponendoci la domanda se la riforma del Codice della Strada fosse pronta per una ripartenza, tanto auspicata dagli addetti ai lavori così come da chi ritiene ormai urgente l'approvazione di norme a tutela degli utenti vulnerabili quali motociclisti, ciclisti e pedoni. La Commissione VIII Lavori Pubblici e Comunicazioni, nella seduta di martedì 10 maggio al Senato ha preso atto che la relazione tecnico-finanziaria redatta dalla Ragioneria Generale dello Stato (ormai da mesi all'attenzione del Governo e del competente Ministero dei Trasporti) sta bloccando l'avanzamento del DDL nr. 1638 "Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285."
La relazione non è pubblica ma impone un ulteriore ritardo nel proseguimento dei lavori, che sono proseguiti in Commissione solo con l'illustrazione dei numerosi emendamenti agli articoli 2 e 3 del provvedimento. 
I relatori al provvedimento hanno chiesto perciò di rinviare la trattazione del disegno di legge in esame nella settimana successiva al 23 maggio, in modo che si possano approfondire le questioni poste dagli ulteriori emendamenti presentati e si possano verificare anche le soluzioni più idonee per risolvere i problemi di carattere finanziario riscontrati sul testo dalla Ragioneria generale dello Stato nella relazione tecnica e poi dalla Commissione Bilancio, nel parere contrario espresso ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione. Tutti sono concordi nel non rinviare ulteriormente l'iter del provvedimento e ci si auspica che il Governo possa chiarire a breve tutte le questioni. Si tratta infatti di parti essenziali del testo, senza le quali il disegno di legge perderebbe sostanzialmente di significato. Ricordiamo che alla Camera il disegno di legge sulla riforma del Codice della Strada era stato approvato il 9 ottobre 2014. Tra cinque mesi saranno due anni. Troppi. Considerato poi che il provvedimento dovrà ritornare sicuramente all'attenzione del altro ramo del Parlamento, non è possibile vedere la luce in fondo al tunnel in tempi brevi. Nel frattempo attendiamo con ansia i dati provvisori sull'incidentalità stradale dell'anno 2015, che potrebbero smuovere chi in questo momento non ha compreso l'urgenza di introdurre norme più attuali al contesto della circolazione stradale.
 
 
 
* Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona

 



Ancora evidenti difficoltà per la legge delega. Vi spieghiamo come stanno le cose. (ASAPS)

Mercoledì, 18 Maggio 2016
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