PATENTI OTTENUTE COL TRUCCO
Dalla sostituzione di persona all’aiuto a distanza attraverso sofisticati e quasi invisibili strumenti elettronici, per finire con la più classica falsificazione di patenti straniere con le quali chiedere la conversione ed ottenerne una italiana; è ampio il campionario di casi scoperto dalla Polizia Stradale di Verona “grazie ad una rinnovata ed affinata forma di collaborazione con la Motorizzazione Civile”, come ha tenuto a sottolineare il Comandante della Stradale, Girolamo Lacquaniti.
Il fenomeno vede interessati cittadini stranieri con alcune etnie “specializzate” in determinati modus operandi.
Ghanesi e senegalesi sono i 2 arrestati e 6 denunciati per aver tentato di sostituirsi a chi doveva effettivamente sostenere l’esame, nell’ambito dell’operazione denominata “gemelli diversi”.
Di origine indiana o pakistana sono invece gli otto denunciati per aver tentato di superare l’esame utilizzando minuscoli ricetrasmettitori per ottenere le risposte esatte da “esperti” del codice della strada nascosti a distanza.
Dall’est Europa, invece, provengono i 18 indagati nell’ambito dell’operazione “easy conversion”, specializzati nel produrre documenti di guida abilmente contraffatti e con i quali ottenere la conversione di una autentica patente italiana.
Il dato più preoccupante di quest’ultimo filone è che in 5 casi l’attività è stata scoperta solo a seguito di controlli su patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Ancora continua il sistema truffaldino adottato da numerosi stranieri per superare l’esame per la patente di guida, eppure dovrebbero capire che ormai li stanno scoprendo quasi tutti. (ASAPS)