A un anno
dall’adozione della patente a punti, l’ Asaps (Associazione amici della
Polizia Stradale) giudica "confortanti" i dati sul calo di
incidenti e di morti, ma sottolinea che per ottenere risultati migliori,
i servizi di controllo vanno potenziati, soprattutto nelle ore notturne
e nei fine settimana. E va accentuata l’ attenzione sul consumo di alcolici
e stupefacenti. "Per come era cominciata poteva andare meglio ma
anche peggio, per la piega che l’ andamento del calo incidenti aveva
preso con lo scorrere dei mesi", è il commento dell’ associazione
sul primo anno di patente a punti.
L’ Asaps ricorda che, a fine giugno, sulla base dei rilievi di Polizia
Stradale e Carabinieri gli incidenti sono calati del 14,53% (- 27.485),
i morti del 18,75% (- 857) e i feriti del 17,92% (24.505). Il calo minore
(-12,34%) è stato rilevato negli incidenti con soli danni alle
cose. Da questi dati - precisa l’ Asaps - mancano quelli relativi alle
varie Polizie municipali che "potrebbero avere rilevato più
incidenti dello scorso anno, ma una tendenza é una tendenza".
In autostrada, il calo percentuale di incidenti è stato più
modesto rispetto al dato generale con un -9% scarso (4.032) ma il calo
relativo ai morti è stato maggiore: -21% (144 in meno). Risultato
più contenuto per i feriti, diminuiti del 14,58% (3.444 in meno).
Per una maggiore sicurezza sulle strade, l’ Asaps suggerisce pure che
"dovrebbero diventare una costante i servizi mirati alla salvaguardia
degli utenti deboli della strada", pedoni in particolare. Come
il controllo dei veicoli motorizzati a due ruote "sui quali è
d’auspicio il riflesso positivo del patentino per i ciclomotoristi minori".