Trento
RISARCISCONO IL DANNO ALLA SICUREZZA STRADALE VERSANDO SOMME ALL'ASAPS PER POI PATTEGGIARE LA PENA
AVEVANO OTTENUTO LA PATENTE CON UNO STRATAGEMMA
E' LA LEGITTIMAZIONE DELL'ASAPS COME PORTATORE DELL'INTERESSE DIFFUSO ALLA SICUREZZA STRADALE
I SOLDI SARANNO DESTINATI A NUOVE CAMPAGNE
Prima di patteggiare la pena, per attenuare il danno arrecato, hanno versato nelle casse dell'ASAPS (Associazione Sostenitori Amici della polizia Stradale) una somma concordata e quantificata dal Pubblico Ministero. Il tutto a margine di una vasta operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Trento e condotta da operatori della Polizia Stradale di Trento con l'ausilio di 60 colleghi dei Compartimenti di Bolzano, Milano, Bologna e Firenze.
Un'indagine nata da una semplice osservazione: da qualche tempo la motorizzazione Civile della provincia era diventata la sede più ambita dagli stranieri per sostenere l'esame per la patente di guida. Insomma un afflusso, soprattutto di cittadini di nazionalità pachistana, non certo giustificato dato l'indiscusso rigore degli esaminatori trentini. Tutti bravi, i candidati, però: capaci di superare i test teorici nonostante molti sapessero parlare a stento la lingua italiana.
In realtà ad agevolarli, dietro il pagamento di somme dai 1500 ai 4000 euro, era un raffinato sistema ideato da una banda di 16 pachistani finiti in manette su richiesta del pubblico ministero e provvedimento del GIP. Il sistema era infallibile perché il candidato veniva attrezzato di un sofisticato apparato audio-video cosicché, inquadrato il test da compilare la soluzione veniva trovata e suggerita da remoto.
Per identificare i membri dell'organizzazione e poter contestare loro il reato di associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico in certificati o autorizzazioni amministrative, gli investigatori della Stradale hanno intercettato 16 mila conversazioni telefoniche, la maggior parte in lingua pachistana e cinese. Sono scattate poi le perquisizioni che hanno consentito di reperire fonti di prova inconfutabili e, alla Procura della Repubblica, di redigere 140 pagine di richiesta di custodia cautelare per incarcerare i componenti della banda.
Un'operazione brillante, quella coordinata dalla Procura di Trento, attraverso la quale non solo è stata restituita la regolarità amministrativa alle sessioni d'esame per ottenere la patente di guida a Trento ma, cosa molto importante, ha messo fine all'abilitazione su falsi presupposti di pericolosi guidatori incapaci di conoscere cartelli e regole stradali. Insomma, una operazione di grande valore nel campo della sicurezza stradale.
E proprio intorno a questo valore si è incentrata un'altra importante novità introdotta dalla Procura di Trento, dimostratasi molto sensibile alla tematica della salvaguardia della vita e dell'incolumità sulle strade. Il ristoro del danno, per gli stranieri che hanno patteggiato la pena, è stato assicurato mediante il versamento di somme di denaro all'ASAPS, associazione che da 25 anni si batte per la sicurezza stradale distinguendosi anche per aver promosso l'introduzione del nuovo reato di omicidio stradale.
Con le somme ricevute l'ASAPS, portatrice riconosciuta di interessi diffusi in materia di sicurezza stradale, finanzierà campagne di prevenzione, educazione scolastica e di professionalizzazione degli operatori di polizia, dando così concretezza a quel risarcimento che gli imputati hanno destinato all'associazione.
Forlì, lì 27 maggio 2016
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
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UN IMPORTANTE RICONOSCIMENTO PER IL RUOLO SVOLTO DALL’ASAPS
PATENTI FACILI, PER PATTEGGIARE LA PENA DISPOSTO UN VERSAMENTO ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE.
DALLA PROCURA DI TRENTO LA LEGITTIMAZIONE DELL’ASAPS COME PORTATORE DELL’INTERESSE DIFFUSO ALLA SICUREZZA STRADALE