Palermo
Bollettini falsi per riavere l'auto sequestrata, decine di denunce della Polstrada
Denunciati per aver cercato di ottenere il dissequestro dell'auto presentando dei bollettini postali falsi. Questa la truffa scoperta dalla polizia stradale di Palermo, che ha portato alla luce il "trucchetto" adottato da decine di automobilisti per riavere il proprio mezzo. Nell’ultimo semestre gli uomini della Polstrada hanno elevato sulle autostrade e le strade statali palermitane 30.264 contestazioni per infrazioni al Codice della strada, mettendo sotto sequestro 1.436 mezzi.
"E' successo molto spesso - dice la dirigente della polizia Rosa De Gregorio - che diversi automobilisti si siano presentati con i bollettini postali falsificati come prova di avvenuto pagamento per avere dissequestrati i mezzi. Le attente verifiche attuate dagli operatori della polizia stradale, anche avvalendosi degli archivi informatici interfacciali con Poste Italiane, hanno consentito di accertare che i timbri erano falsi". Per questa ragione gli automobilisti sono stati denunciati in Procura per i reati di truffa, falso ideologico e contraffazione di impronte di pubblica autenticazione o certificazione.
LA SFRONTATEZZA
Non contenti di aver commesso infrazioni e magari di avere girato senza la copertura assicurativa sono stati poi denunciati per aver cercato di ottenere il dissequestro dell'auto presentando dei bollettini postali falsi. Questa la truffa scoperta dalla polizia stradale di Palermo, che ha portato alla luce il "trucchetto" adottato da decine di automobilisti per riavere il proprio mezzo. (ASAPS)