Contromano in Tangenziale, il pm: "20 anni di carcere per Mormile"
Il pubblico ministero Salvatore Prisco ha chiesto 20 anni di carcere per Aniello Mormile, il giovane che la notte del 25 luglio 2015 guidó contromano in Tangenziale provocando l'incidente in cui morirono la sua fidanzata Livia Barbato e l'imprenditore Aniello Miranda. Mormile, imputato unico con l'accusa di duplice omicidio aggravato, è processato con rito abbreviato.
LE PAROLE DEL DJ - Nell'aula 411 dell'ufficio gup, a metà maggio Mormile ha chiesto di essere ascoltato. "Livia è entrata in auto e si è seduta sui sedili posteriori. Avevo appena comprato l'auto e le ho chiesto di avvisarmi se si sentiva poco bene e di non sporcarla. Avevamo bevuto un po' e di solito non beviamo. Da quel momento in poi non ricordo più nulla, non mi sono reso neanche conto di essere finito contro un'altra auto". Difeso da Gaetano Porto e Gaetano Baccari, il dj ha spiegato: "So che la mia sofferenza non ha pari rispetto a quella che ho causato".
TUTTI IN PIEDI DI FRONTE ALLA RICHIESTA DI CONDANNA A 20 ANNI DI QUESTO PM CHE HA AVUTO IL CORAGGIO DI SCOLPIRE IL PRINCIPIO CHE GLI OMICIDI DELLA STRADA HANNO LA STESSA GRAVITA’ DEGLI ALTRI. IN QUESTO CASO LA RICHIESTA E’ PER OMICIDIO VOLONTARIO PLURIMO. L’INCIDENTE E’ DEL 2015 QUANDO LA LEGGE SULL’OMICIDIO STRADALE NON ERA ANCORA IN VIGORE E IL FATTO CHE MORMILE ABBIA UCCISO DUE PERSONE MENTRE ERA ALLA GUIDA DOPO AVER BEVUTO E AVER PERCORSO LA TANGENZIALE CONTROMANO PER 5 CHILOMETRI E’ IMPERDONABILE. VEDREMO SE LA SENTENZA PREVISTA IN LUGLIO ACCOGLIERA’ LE RICHIESTE DEL PM. (ASAPS)