Monza, vigile paga la multa alla vecchietta
Monza, 6 giugno 2016 - Un vigile dal cuore d'oro. Prima, è stato “costretto” a multare una vecchietta perché portava a spasso il suo cane senza guinzaglio, poi – vedendo che la poveretta era povera "in canna" – si è messo una mano sulla coscienza e... le ha pagato lui stesso la multa. È una storia di grande umanità quella andata in scena qualche giorno fa ai giardinetti di via Manara, al quartiere San Biagio-Cazzaniga.
Luca Campani, 53 anni, da dieci anni vigile di quartiere deputato proprio a quella zona, è in servizio per una dei suoi consueti servizi di pattugliamento. Arrivato ai giardinetti summenzionati, viene fermato da un passante: quest'ultimo è imbufalito, perché poco prima è stato multato in quanto aveva lasciato il proprio cane a spasso senza guinzaglio nei giardinetti. C'è da dire che il suo cane era un tutt'altro che trascurabile rottweiler, ma tant'è.
Il soggetto vede una vecchietta con un cagnolino al seguito, senza guinzaglio, e pretende che sia fatta giustizia: "se avere multato me, ora dovete multare anche lei”. E fa niente che l'amico a quattro zampe della vecchietta, una signora di 86 anni, sia soltanto Cavalier King, cane di piccola taglia. L'agente della Polizia locale è costretto, per dovere d'ufficio, a sanzionare anche la vecchietta.
Che appare però disperata: quei soldi fatica a tirarli fuori dalla sua pensione striminzita, in più è preoccupata che lo venga a sapere sua figlia e che per ripicca le porti via il cagnolino, unica compagnia della sua vita. L'agente scruta nel proprio animo. Forse, si commuove. E così estrae 50 euro dal proprio portafogli e li consegna amorevolmente alla vecchietta: “Così potrà pagare la multa (da 51,64 euro, ndr), ma non lo dica a nessuno... mi raccomando”. Alla lunga, però, la storia è trapelata ugualmente e noi siamo qui per raccontarvela.
Nota a margine: sembra che lo stesso padrone del rottweiler, che aveva poco elegantemente denunciato la vecchietta, si sia poi pentito e abbia tentato di convincere il vigile a non comminare la multa alla poveretta: peccato però che ormai fosse troppo tardi e l'agente avesse il dovere di agire come ha fatto... Pagare di tasca proprio la multa, però, quello no: quella si chiama soltanto umanità e generosità.
di Dario Crippa
da ilgiorno.it
Diciamo la verità l’azione di questo agente della Polizia Locale in tempi così duri che trasudano indifferenza, fa ancora più piacere. Complimenti. (ASAPS)