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L'ubriaco al volante che non fa danni non è punibile

La sentenza della Corte di Cassazione spiega il perché

Con la sentenza 23216, la Corte di Cassazione stabilisce che chi si mette alla guida in stato di ebrezza con un tasso alcolico che supera di poco (*) il minimo consentito e i comportamenti assunti dal guidatore non provocano danni, non è punibile.
La sentenza, quindi, rimanda direttamente alla norma sulla tenuità del fatto che è stata introdotta con il Dlgs 28/2015.
Nel verdetto depositato, la Cassazione spiega come la condotta dell’imputato non poteva essere considerata sconsiderata e che il grado etilico non può essere considerato decisivo in questi casi perché “se è vero che la presenza di un grado etilico superiore a quello minimo può deporre in astratto per un fatto non particolarmente tenue ciò non vale in assoluto e in concreto”. (**) Il dovere del giudice è infatti quello di considerare il fatto complessivamente e la “gravità dell’offesa del bene giuridico protetto”.
 

da motori.it


SPOSIAMO E FACCIAMO NOSTRI I COMMENTI DELL’AICAT  (Associazione Italiana Club Alcolisti in Trattamento)
ALLA SENTENZA COMMENTATA. (ASAPS)
 
(
*) Nota: quanto “di poco” si può superare, per non essere punibile?
Nel momento in cui il limite non vale più, e viene spostato, tutto diviene opinabile.
A quel punto vince chi può pagare l’avvocato più bravo.
 
(**) Nota: anche se sparo qualche colpo di pistola in giro (ma pochi, eh), il comportamento “può deporre in astratto per un fatto non particolarmente tenue” ma “ciò non vale in assoluto e in concreto”.
Infatti mi può capitare di non colpire nessuno.

Mercoledì, 08 Giugno 2016
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