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Notizie brevi 08/01/2005

Bologna - Treno pendolari contro un merci. E’ strage sulla Bologna-Verona

da "Repubblica.it"
Aperta un’inchiesta per disastro colposo. C’era una fitta nebbia
La tragedia su un binario unico già teatro di un incidente nell’86

Treno pendolari contro un merci
è strage sulla Bologna-Verona

Almeno 13 morti. I feriti portati nella scuola di Crevalcore
Uno dei due macchinisti forse non ha rispettato il "rosso"

 
 

BOLOGNA - Alle 12.50, la tragedia: l’interregionale 2255 che da Verona corre verso Bologna si schianta contro un treno merci carico di barre di ferro che occupa il binario in senso contrario. La locomotiva del treno passeggeri deraglia e finisce su un fianco; la seconda carrozza si impenna e piomba sul tetto del vagone che lo precede. Le lamiere si contorcono, i vetri si infrangono, i passeggeri sbattuti contro le pareti dello scompartimento.
Nell’aria nebbiosa della campagna di Crevalcore, si alza l’urlo dei feriti: le ultime stime dicono che sono cinquanta di cui diciassette gravi trasportati in ospedale. I morti restano intrappolati nei vagoni accartocciati, compresi i quattro macchinisti dei due treni. Ne contano tredici i vigili del fuoco. Li allineano su un grande telo rosa che li separa dal fango, e li coprono con dei teli bianchi distribuiti dai volontari delle croci. E’ il più grave incidente ferroviario negli ultimi sette anni.
Uno dei due macchinisti non ha osservato il segnale di stop oppure non ha funzionato il sistema che avverte la presenza di un altro convoglio sullo stesso binario? Il tirante dello scambio ferroviario in prossimità dello stazione di Bolognina, a pochi chilometri dal binario della morte, è visibilmente piegato ma potrebbe essere stato forzato dal passaggio del treno passeggeri.
Un operaio che lavorava lungo i binari, ha raccontato ai poliziotti di aver visto il treno merci fermo, e quello passeggeri corrergli contro a tutta velocità.
Un chilometro e mezzo prima del luogo dell’incidente, c’è un semaforo che annuncia ai macchinisti il prossimo rosso, ripetuto proprio lungo il binario dov’è avvenuto l’incidente. Il merci avrebbe dovuto liberare i binari e posteggiare su una linea che corre parallela, ma non ha avuto tempo: l’interregionale gli è piombato addosso prima che il merci ultimasse la manovra. Compito dei periti sarà quello di chiarire se i macchinisti del treno passeggeri non hanno visto i semafori rossi, forse per colpa della fitta nebbia, oppure se un guasto elettrico ha cancellato le segnalazioni al passaggio del convoglio.
La Procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo; anche il Ministero delle Infrastrutture ha convocato una commissione che collabori per scoprire la responsabilità dell’incidente.
L’urto è avvenuto in un tratto di binario unico a venticinque chilometri da Bologna, già teatro di un altro incidente ferroviario 19 anni fa: l’8 aprile 1986 deragliò l’Espresso 288 Roma-Brennero. Trentotto furono i feriti a causa del cedimento della massicciata scivolata a valle per colpa della pioggia.
Ieri non pioveva, ma c’era un gran nebbia. Non si vedeva a cinquanta metri di distanza; neppure gli elicotteri si sono potuti alzare in volo, e il terreno era un acquitrino che costringeva le ambulanza a muoversi a passo d’uomo.
Duecento pompieri si sono dati da fare fino a tarda sera per estrarre le salme da quell’inferno di lamiere. Sono venuti da tutta Emilia, dalla Lombardia e dal Veneto. E’ stata mobilitata anche la Protezione civile, allertati gli ospedali di Bologna, Modena e Ferrara. I passeggeri che sono riusciti a scendere con le proprie forze dai vagoni, sono stati radunati in una scuola di Crevalcore.
Il lavoro per liberare i binari dai rottami dei convogli proseguirà per molti giorni ancora, anche di notte, alla luce delle fotoelettriche. Il traffico ferroviario a lunga percorrenza è stato deviato su Modena e Padova, i treni locali sostituiti da un servizio di pullman.
Trenitalia ha istituito un numero verde per chi voglia avere informazioni: 800.852.035


 


Sabato, 08 Gennaio 2005
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