Il simulatore di guida per gli occhi
Guardami negli occhi e ti dirò chi sei… In questo caso, più delle emozioni, lo sguardo può rivelare l’attenzione al traffico, e ai rischi nascosti se l’occhio non è abbastanza pronto a individuare in anticipo i pericoli. È il principio che sostiene il sistema Eye Tracking incluso nei programmi della scuola di guida sicura GuidarePilotare dell’ex pilota di Formula Uno Siegfried Stohr.
La traiettoria dell’attenzione
Lo sguardo è il primo elemento di sicurezza di un guidatore: saper anticipare una situazione rischiosa è persino più importante che sapere effettuare una manovra d’emergenza. Con l’Eye Tracking è possibile simulare al computer diverse situazioni di traffico (anche di sera con visibilità ridotta) e con un’apposita telecamera tracciare le traiettorie seguite dagli occhi del guidatore per valutare la rapidità e la capacità di tenere sotto controllo i movimenti degli altri veicoli, sia davanti all’automobile sia dietro, attraverso gli specchietti retrovisori. Nel video di GuidarePilotare è ben visibile la traccia dell’attenzione.
Il confronto guidatore-pilota
«È un’applicazione che può persino evidenziare eventuali difetti visivi, ovviamente con un programma diverso», spiega Siegfried Stohr, che ha condotto anche delle comparazioni con piloti professionisti, simulando la guida in circuito. Curioso paragonare il diverso modo di focalizzare il tracciato rispetto al pilota della domenica, il cui movimento delle pupille, spiega Stohr, dimostra una concentrazione diversa. In sostanza: «La diversa sicurezza dello sguardo con cui un vero pilota sa individuare punti di staccata e punti di uscita dalle curve».
Uno stimolo a migliorarsi
Il software è un valido banco di prova per valutare attitudini, capacità e livello di attenzione durante la guida. Monitorando lo spostamento dello sguardo nel traffico e la capacità di individuare per tempo i potenziali pericoli si offre al guidatore uno stimolo ad affinare le sue facoltà. E di conseguenza a correggersi laddove i risultati non siano soddisfacenti. Si tratta, ad ogni modo, di simulazioni, quindi prive di quegli stimoli che le situazioni reali offrono (rumore, musica di sottofondo, cellulare ecc.) in grado di abbassare ulteriormente la soglia di attenzione. A maggior ragione, quindi, da tenere in buona considerazione.
di Paolo Lorenzi
da motori.corriere.it
Parla Siegfried Sthor di Guidareepilotare
«È un’applicazione che può persino evidenziare eventuali difetti visivi, ovviamente con un programma diverso», spiega Siegfried Stohr, che ha condotto anche delle comparazioni con piloti professionisti, simulando la guida in circuito. Curioso paragonare il diverso modo di focalizzare il tracciato rispetto al pilota della domenica, il cui movimento delle pupille, spiega Stohr, dimostra una concentrazione diversa.” (ASAPS)